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CATANZARO – Una riunione in Cittadella regionale per fare il punto sul mare sporco, un problema che, come è emerso, va di pari passo anche con la mancanza di personale dei nostri Comuni. È successo ieri, alla presenza dei tecnici dell’Arpacal, dei funzionari del dipartimento Ambiente e del mondo associazionistico. È successo nel giorno in cui i Comuni, in base a quanto predisposto lo scorso 7 luglio dall’ordinanza del governatore Roberto Occhiuto, avrebbero dovuto inoltrare agli addetti ai lavori della Regione il cronoprogramma relativo alle attività da intraprendere per contrastare gli scarichi illegali e ripristinare il funzionamento di certi depuratori.
«Cosa è emerso dalla riunione? Ebbene che la maggior parte dei sindaci si sta effettivamente adeguando a quanto prescritto dal provvedimento contro il mare sporco – risponde il dirigente del dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria Salvatore Siviglia – bisogna tuttavia anche tenere conto delle difficoltà di alcuni Comuni: certe amministrazioni sono carenti di personale e quindi, di questo aspetto critico, terremo conto, venendogli incontro e mostrando la nostra solidarietà. Ormai – continua Siviglia – abbiamo avviato una macchina fortissima relativamente alla tutela e salvaguardia del mare, non molleremo e, anzi, nei prossimi giorni saremo più precisi con dati e numeri, sempre in riferimento alle risposte dei vari Comuni calabresi». Nel corso dell’incontro, inoltre, in virtù di quanto spiega il dirigente regionale a questo giornale, è stato anche illustrato il «piano di vigilanza delle aree balneabili, insieme all’azione di monitoraggio che i tecnici dell’Arpacal dovranno porre in essere nei vari Comuni per la verifica, appunto, delle pratiche di salvaguardia delle acque».
Più in particolare, sono state esposte le procedure di campionamento e la metodologia di intervento sul territorio, caratterizzate da controlli a tappeto che verranno realizzati con la collaborazione di Calabria Verde, con lo stesso dipartimento regionale e con la stazione zoologica “Anton Dohrn”. A partecipare, nella mattinata di ieri, alla riunione anche l’associazione “Mare Pulito”, che sottolinea diversi aspetti parimenti emersi nel corso del confronto a più voci sul mare.
«Grazie al portale web “Difendi Ambiente” – fa sapere l’associazione – si potrà capire dove concentrare le forze ed effettuare i campionamenti necessari, anche attraverso l’utilizzo di laboratori mobili. In ultimo – conclude sempre “Mare Pulito” – verrà predisposto il cosiddetto “battello pulisci-mare” per intervenire localmente sulle criticità, grazie alle segnalazioni che verranno inviate dai cittadini al portale (portale che quest’anno, grazie alla sua implementazione, risponderà a ogni segnalazione e soprattutto evidenzierà in che stato si trovi la “pratica”, ndr). Da parte nostra – conclude l’associazione che dal 2020 si batte per la tutela del mare su tutto il territorio calabrese – siamo molto contenti di poter contribuire con l’idea del portale e delle segnalazioni alla tutela del territorio e alla risoluzione di tante problematiche, con spirito costruttivo e con la collaborazione di tutti».
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