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CATANZARO – «Non c’è più tempo da perdere il Governo deve assumere la scelta del rigassificatore di Gioia Tauro come infrastruttura strategica del Paese. Al più presto».
Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Catanzaro dove ha partecipato assieme al presidente della Regione Roberto Occhiuto e al presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara al Comitato regionale di presidenza dell’associazione degli industriali calabresi.
«Il Porto di Gioia Tauro è un grande patrimonio da sfruttare, un’opportunità che è di tutto il Paese. Penso ad un grande bond di territorio dove tutte le imprese calabresi iscritte a Confindustria si facciano avanti chiamando il sistema finanziario per lo sviluppo. E quando si parla di queste cose – ha aggiunto Bonomi – si parla di sicurezza nazionale, un tema che non riguarda solo questa regione ma tutta l’Italia».
«Questa infrastruttura non è solo fine a sé stessa – ha detto ancora il presidente di Confindustria – ma vuol dire piastra a freddo e avere la possibilità per l’industria alimentare, della Calabria in primis, ma di tutto il Paese di capacità di congelamento che non abbiamo in Italia e forse in Europa. E vuol dire lo sviluppo di tutta l’area con investimenti importanti. Questo non può farlo solo il pubblico come non può farlo solo il privato. C’è bisogno di una grande partnership pubblico-privata».
Dopo la riunione nella Cittadella regionale e la conferenza stampa Bonomi e Occhiuto sono partiti alla volta del Porto di Gioia Tauro per una visita all’infrastruttura.
«Al pubblico possiamo chiedere – ha aggiunto Bonomi – di chiedere di semplificare i processi amministrativi, di abbattere la burocrazia ma dobbiamo essere i primi noi a credere in quello che chiediamo. Ovviamente serve un’attrattività e tutto questo deve dare il territorio, Un’attrattività che si fonda sul capitale umano, a partire dalle tre grandi università che io conosco e che non hanno nulla da invidiare agli altri atenei. Hanno una capacità di ricerca e di preparazione che purtroppo perdono spesso a favore di altre realtà del Paese o dell’estero. Bisogna creare condizioni perché queste capacità rimangano».
«In Calabria non manca niente. Avete tutto e se mancano le persone vango io a dare una mano, Questo perché qua ci giochiamo davvero un pezzo importante del futuro. Non una questione industriale o di imprenditori ma riguarda il Paese. E anche per questo sono qua a testimoniare l’impegno di Confindustria su questa partita importante per l’Italia».
Occhiuto: «Il rigassificatore di Gioia Tauro? Un obiettivo del mio governo regionale»
«Il rigassificatore è uno degli obiettivi del mio governo regionale e ha bisogno di un Dpcm da parte del Governo che lo qualifichi come infrastruttura strategica per potere dare il via ai lavori». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso della conferenza stampa che ha tenuto a Catanzaro assieme al presidente di Confindustria Carlo Bonomi e al presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara.
«Ho parlato con il ministro Cingolani – ha aggiunto Occhiuto – che non esclude quest’opera, anzi la ritiene un’infrastruttura importante. Cingolani dice che per rendere però autosufficiente il Paese nel breve periodo bisogna fare soprattutto rigassificatori galleggianti in sei otto o mesi. La mia richiesta al Governo è quella di pensare anche al rigassificatore terrestre perché darebbe un’indipendenza energetica anche futura».
«A tutte le autorizzazioni valide – ha detto ancora Occhiuto – manca solo la dichiarazione da parte del Governo dopodiché si può procedere alla realizzazione agli accordi con Arera. Su questi temi sto parlando con più ministri del Governo: mi piacerebbe che questo orientamento fosse condiviso in maniera tale che la nostra richiesta non venga percepita come una rivendicazione locale».
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