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CATANZARO – «Produrre sviluppo e occupazione in armonia con l’ambiente». È lo scopo delle Zone economiche ambientali (Zea) secondo quanto ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel corso di una visita nel Parco nazionale della Sila. «Dopo la tappa in Cilento – è detto in un comunicato del Ministero dell’Ambiente – è la volta del Parco Nazionale della Sila, e alla presenza di Francesco Aiello, candidato del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Regione Calabria, il ministro Costa ha illustrato la normativa di recente istituita, che tra le altre cose prevede forme di sostegno alle imprese impegnate in programmi o investimenti che rispettino l’ambiente, nonché agevolazioni e vantaggi fiscali per chi voglia rilanciare attività imprenditoriali nei parchi».
«Finanziate con 20 milioni di euro nella Legge di stabilità – ha detto il ministro Costa – con le Zea i parchi hanno la possibilità di produrre sviluppo senza contrastare con l’ambiente. Inoltre, altri 120 milioni di euro si aggiungeranno per il 2020 alle risorse già stanziate in modo da realizzare su questi territori progetti green, implementando l’imprenditoria e combattendo, oltre che la fuga dei cervelli, il terribile fenomeno dello spopolamento».
«Investimenti green – si afferma ancora nella nota – che saranno avviati grazie agli incentivi della Zea e che valorizzeranno le risorse naturali di cui è dotato tutto l’altopiano della Sila. La montagna potrà rappresentare il luogo del riscatto di vaste aree della Calabria».
«Per la prima volta, grazie al Governo centrale e al lavoro di un Ministero – ha detto Francesco Aiello – si coniugherà sviluppo economico salvaguardando aree protette in un’ottica di tutela ambientale che guarda al futuro della nostra terra e alle nuove generazioni che la vivranno. La Zea consente all’area del parco nazionale della Sila – aggiunge Aiello – di avviare forme di sviluppo virtuoso in cui predominano modelli di consumo e di produzione eco-sostenibili. La montagna dovrà essere pensata come un’opportunità e non come un vincolo. Un ruolo centrale sarà svolto anche dal settore agricolo, in cui si dovranno consolidare pratiche agronomiche legate all’economia circolare».
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