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CATANZARO – Presa di posizione molto critica della Cgil Calabria riguardo le politiche sindacali della giunta regionale a guida Occhiuto. Secondo una nota della segreteria Cgil l’esecutivo “avrebbe potuto avviare un confronto col sindacato prima di deliberare la proposta di Legge Regionale “Mercato del Lavoro – Politiche attive – Apprendimento Permanente e l’Istituzione dell’Agenzia Regionale delle Politiche Attive per il lavoro”. Invece, ancora una volta e su una materia importante per il futuro occupazionale in Calabria, Occhiuto ha preferito evitare la concertazione sociale e indirizzare il testo della proposta di Legge al Consiglio Regionale, privandolo dell’opportuno confronto sindacale.

Nel testo l’istituenda ARPAL, l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del lavoro, non potrà contare su un centesimo di euro in più rispetto all’attuale dotazione finanziaria di Azienda Calabria Lavoro, dalla quale transiterebbe per intero il personale, pari a 370 unità lavorative e di queste ben 356 con un rapporto di lavoro part-time. Quindi – continua la segreteria calabrese retta da Angelo Sposato – la dotazione organica della nuova Agenzia che dovrebbe coordinare l’attività indirizzata alle istanze e aspettative di disoccupati, inoccupati e precari, agirebbe in una chiara condizione di disagio lavorativo dettato dal mancato completamento dell’orario contrattuale. Inoltre, rispetto alle condizioni del mondo del lavoro e quelle particolari del mercato del lavoro calabrese c’era da recuperare un ritardo di oltre 22 anni, la normativa regionale vigente è la L.R. n.5/2001, quindi una sfida sociale che avrebbe dovuto contare su miglioramenti e necessari ammodernamenti”.

“La Cgil, comunque – conclude la stessa nota – intende offrire quale contributo, alle importanti materie del lavoro, l’attività di confronto di merito al fine di migliorare le regole del mercato del lavoro regionale. Nello specifico – continua la nota – il nostro contributo sarà anche indirizzato a rendere determinante il ruolo dell’Arpal e a garantire il migliore funzionamento delle attività per le politiche attive, dei Centri per l’Impiego e della Formazione, ribadendo la considerazione della necessità di prevedere per la stessa Agenzia una migliore dotazione finanziaria e quindi garantire le condizioni per una migliore operatività della dotazione organica risultante dal trasferimento di quella attuale di Azienda Calabria Lavoro”.

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