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L'ospedale di Paola (Cosenza)

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COSENZA – Entro il trenta aprile il ministero della Salute dovrà inviare al Tar di Catanzaro tutti gli atti e le procedure relative al piano di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese. O meglio, il Tar in partenza si chiede se l’atto «sia stato sottoposto al necessario parere da parte del ministro della Salute e del ministro dell’Economia e delle Finanze e quale ne sia l’esito», oppure «se tale parere debba essere ancora emesso e, in tal caso, in quale fase si trovi l’iter procedimentale per il rilascio del parere». A deciderlo, con una ordinanza, sono stati i giudici di Catanzaro dopo il ricorso presentato dal Comune di Paola. Sul Tirreno, infatti, infuria una battaglia politica sul possibile trasferimento dei reparti di chirurgia dall’ospedale del Santo a quello di Cetraro. Battaglia portata avanti dall’ex consigliere regionale Dem Graziano Di Natale, oggi nel Comitato per la difesa del diritto alla salute (quest’ultimo a sua volta ha presentato ricorso ma è stato giudicato inammissibile). Il ricorso, con prossima udienza fissata per il 25 settembre 2024, ha aperto il vaso di pandora sui tempi del piano di riordino ospedaliero, che nei suoi contenuti prevede anche la riapertura dell’ospedale di Cariati (presumibilmente come ospedale di Comunità, per i quali ci sono già i finanziamenti) e quelli di Trebisacce e Praia a Mare, che nonostante le sentenze, per enorme carenza finanziaria, non sono ancora operativi. Conoscere l’iter, dunque e tutte le procedure istruttorie in mezzo. Il Tribunale amministrativo ha chiamato in causa Americo Cicchetti, il direttore generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute. Pochi giorni fa al tavolo di verifica interministeriale sul piano di rientro della Calabria, il tavolo “Filippi”, è stata ribadita la necessità di correttivi sul piano firmato dal commissario Occhiuto a luglio 2023. L’istruttoria, dunque, è in corso ma non terminata. Il punto è importante: in assenza di un parere positivo dei due ministeri, il piano non può essere messo in pratica. La questione è chiarita nello stesso piano, dove è scritto che «il presente provvedimento diventerà effettivamente operativo a seguito del parere dei Tavoli ministeriali di verifica». «Ricordate cosa dicevano di noi sulla battaglia dell’Ospedale di Paola? Ricordate cosa dicevamo circa il mancato rilascio dei pareri ministeriali per il piano di riordino della rete ospedaliera?» Chiosa Graziano Di Natale facendo riferimento alle polemiche sollevate. «Grazie – conclude – a quanti hanno creduto in noi».

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