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COSENZA – La buona notizia è che sul fronte sanità del Pnrr siamo in linea con le scadenze, ma diversi progetti in fase di pre-validazione hanno registrato esito negativo. In altre parole i rendiconti di alcuni progetti sarebbero discordanti tra loro e bisognerà lavorare per perfezionarli. E’ questo in sostanza il succo dell’ultimo aggiornamento sullo stato di attuazione del Pnrr sanità calabrese, la relazione è firmata dal referente unico regionale, l’ingegnere Pasquale Gidaro. Ed è un elenco delle criticità.
CASE DELLA COMUNITÀ
Il progetto prevede 61 “case” distribuite in Calabria, 52 di queste hanno avuto esito positivo sulla piattaforma Regis, il sistema gestionale nazionale unico del Pnrr, nove incvece esito negativo. I progetti, però, risultano tutti avviati. I problemi sono di tipo puramente economico. Per nove progetti il quadro economico, il piano dei costi e dei finanziamenti non hanno lo stesso importo. In altre parole «non sono coerenti». E questo riguarda quasi completamente la provincia di Reggio Calabria. Quelle con criticità contabili infatti sono le case della salute di Cetraro, Monasterace, Caulonia, Montebello Jonico, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Reggio Calabria, Palmi e Antonimina.
CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI
Su 21 progetti uno solo ha avuto esito negativo ed è la centrale operativa territoriale di Mesoraca. Al momento sono 15 i progetti avviati, sei quelli ancora fermi. Diversi i numeri sull’asse “interconnessione aziendale”. Anche qui un solo progetto con esito negativo e riguarda Reggio Calabria. Ci sono problemi sul piano dei costi e finanziamento. Anche qui «il piano dei costi ed i finanziamenti non sono tra loro coerenti». In questo caso però dei cinque progetti compresi nel Pnrr nessuno è stato avviato. La questione è simile se si guarda agli strumenti necessari alle Cot. Cinque i progetti, due con esito negativo (Crotone e Reggio Calabria), nessuno in ogni caso è stato avviato.
OSPEDALI DI COMUNITÀ
Delle venti strutture che dovranno nascere entro il 2026 quattro hanno esito negativo. Si tratta di Trebisacce, Cariati, Cosenza e Mesoraca. Le ragioni sono sempre le stesse: i piani dei costi non sono coerenti con i finanziamenti. In altre parole c’è una discrepanza (ampiamente annunciata) tra i costi effettivi da sostenere per le strutture e le risorse a disposizione.
GRANDI APPARECCHIATURE, AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO
Buone notizie: nella relazione non sono segnalate criticità. Tutti i progetti hanno ricevuto esito positivo ma alcuni risultano ancora non avviati. Tre sul parco tecnologico, 75 sulle grandi apparecchiature.
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