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Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e commissario alla Sanità, insieme al ministro Schillaci

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CATANZARO – “Sono commissario alla sanità da un anno, ad agosto ho lavorato per l’accordo di collaborazione con i medici cubani e dovuto superare mille problemi burocratici. Il 26 dicembre sono arrivati i primi 51 dottori da Cuba, non è una soluzione strutturale perché nella nostra regione si stanno facendo concorsi e stabilizzati i medici”.

Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto è intervenuto in diretta su Retequattro nel corso del programma “Diario del giorno”.

“In Calabria la sanità non è più in deficit – ha continuato – oggi con il ministro Schillaci si è parlato del problema del reclutamento dei medici, particolarmente grave nel sistema sanitario della nostra regione poco attrattivo. Molti concorsi per alcune specialità vanno deserti. Negli ultimi anni si è investito su specialità sbagliate, non abbiamo anestesisti, rianimatori, pediatri, ortopedici. Dico che i cubani non ruberanno posti di lavoro ai calabresi”.

“A nulla serve il commissariamento se dallo Stato non vengono forniti gli strumenti per affrontare i problemi. In dodici anni il governo nazionale non è riuscito ad accertare il deficit sanitario, io in un anno ho dimostrato che non c’è un debito patologico, ma i tagli di questo lungo periodo hanno messo ancor più in ginocchio la sanità calabrese” conclude Occhiuto.

Nella stessa trasmissione Occhiuto si è anche soffermato sulla situazione Covid in Calabria: “In Calabria abbiamo trovato degli operatori sanitari che falsificavano green pass e li abbiamo denunciati. Oggi sul tema credo che dovremmo lasciarci alle spalle un approccio troppo ideologico. La vaccinazione ha svolto una funzione straordinaria nella fase acuta della pandemia – ha continuato – ma si è creata una divisione tra i cultori del vaccino e i no vax, che ho rintracciato anche nelle ultime settimane, come nel caso in cui il Governo nazionale ha voluto anticipare la decisione di riportare nelle corsie degli ospedali i medici che non si erano vaccinati. Ne è seguita una polemica più ideologica che mirata alla sostanza del problema, visto che gli stessi medici sarebbero comunque stati reintegrati alla fine dell’anno scorso. Ogni discussione va contestualizzata, alcuni provvedimenti necessari in fase di pandemia oggi possono essere giudicati con serenità maggiore”.

Spazio anche al giudizio sul sistema sanitario italiano “che è al collasso – ha spiegato Occhiuto – in alcune regioni le condizioni sono ancora più fatiscenti come la Calabria che è reduce da 12 anni di commissariamento da parte del Governo nazionale. La Calabria ha il punteggio più basso nei Lea ed un enorme problema nel reclutamento dei medici. Credo che si sia sottovalutato il tema dell’organizzazione della sanità negli ultimi anni, l’Ordine dei medici e la politica che non hanno capito per tempo il fabbisogno di medici che avremmo avuto. Quello che accade nei pronto soccorso, dove arriva anche quello che non dovrebbe arrivare, accade perché non c’è filtro nella medicina territoriale”.

“Quando ero ragazzo il medico di famiglia – ha proseguito Occhiuto – veniva a casa a visitarmi, ora non c’è stato alcun investimento sui presidi territoriali. Il Pnrr dà la possibilità di fare case e ospedali di comunità per filtrare i ricoveri inappropriati, ma dovremmo metterci del personale che in Italia non è facile trovare. La specializzanda di Udine che dice di non voler lavorare più nel pubblico preferirà le cooperative a gettone scegliendo quanto vuole lavorare e guadagnando molto di più. In Calabria si pagano 150 euro all’ora, i medici del servizio pubblico, che costano allo Stato sei o sette mila euro, preferiscono dimettersi e andare a lavorare nelle cooperative, costando dieci volte di più nel privato”.

L’INCONTRO COL MINISTRO

Occhiuto a Roma ha incontrato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. In un post su Facebook ha spiegato che l’incontro è servito a discutere della sanità in Calabria. “Abbiamo parlato dell’emergenza reclutamento dei medici, degli accordi che abbiamo stipulato, della riorganizzazione del sistema sanitario, e dell’integrazione Pugliese-Ciaccio /Mater Domini – ha scritto Occhiuto – uno scambio di idee e di opinioni positivo e propositivo. Ce la stiamo mettendo tutta, ma per vincere questa sfida abbiamo bisogno che il governo nazionale sia al nostro fianco”.

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Alessandro Chiappetta

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