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Occhiuto firma la convenzione e il contratto per i medici cubani

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UN ALTRO passo dell’iter per l’arrivo dei medici cubani in Calabria è stato fatto. Il presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto ha approvato lo schema di contratto che disciplina l’attuazione dell’accordo raggiunto lo scorso agosto da Regione e Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos (CSMC), per l’invio in Calabria dei medici cubani. Saranno 41 i sanitari che arriveranno con questa prima tranche.

«I medici – si legge nel documento, allegato al decreto del commissario, pubblicato lunedì sera – saranno contrattualizzati dalle Aziende del Sistema sanitario regionale nella forma del contratto libero professionale secondo le procedure previste dalla normativa vigente». Il compenso che sarà corrisposto a ciascun medico «sulla base delle tariffe medio professionali e sulla base del calcolo dell’attuale regime impositivo e del calcolo effettuato per costi assicurativi e oneri connessi, secondo le normative e i prezzi correnti in Italia» sarà pari a 34,5 euro l’ora. «La tariffa oraria sopradescritta rappresenta la trasposizione economica, tenuto conto della modalità professionale individuata, di quanto previsto dall’accordo quadro che individua in 4.700 euro l’importo della retribuzione mensile per ciascun medico». Saranno anticipate dalla Regione per ogni singolo medico «le spese di alloggio, viaggio e tutti gli altri rimborsi previsti dall’accordo quadro».

La copertura assicurativa per responsabilità Civile «sarà garantita dalle Aziende del servizio sanitario della Regione Calabria, ad eccezione dell’assicurazione per colpa grave che rimane a carico del professionista».

C’è poi una parte dedicata all’integrazione dei medici cubani nel contesto sociale italiano, partendo dai corsi di azzeramento per la lingua. «I corsi di lingua italiana all’arrivo dei medici cubani in Italia, e il monitoraggio e la misurazione dei risultati della collaborazione tra medici italiani e medici cubani, in itinere ed a consuntivo, sia relativi ai miglioramenti dell’efficienza, qualità ed economicità delle prestazioni sanitarie, del bilancio sociale, del livello di integrazione socio-culturale e interscambio e reciproco arricchimento professionale, tecnico, culturale e scientifico relativamente all’esecuzione del presente contratto d’intesa, del rispetto dei diritti dei lavoratori, della salute e più in generale dei diritti umani, nonché la formulazione di proposte per opportune azioni integrative e correttive tese ad un miglioramento continuo e anche idonei programmi e corsi intensivi di formazione ed inserimento – si legge ancora nello schema di contratto – saranno affidate alle Università della Calabria e all’Università di Roma Tor Vergata quale Ente terzo extra-regionale».

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