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COSENZA – Tanto tuonò che piovve. La Regione ieri ha prodotto un avviso esplorativo per medici specializzandi in tutta Italia. Ai dottori viene chiesto anche di scegliere la possibile meta di lavoro tra le Asp e le aziende ospedaliere regionali, in modo da coprire anche quei presidi per nulla attrattivi (Locri in primis) che scontano i problemi maggiori. Insomma, la soluzione tanto richiesta al posto della chiamata dei medici cubani è arrivata, anche se Occhiuto non ha intenzione di cambiare strategia. ma anche questa operazione dell’avviso pubblico rischia di impantanarsi nella burocrazia.
Il documento predisposto dal dipartimento Salute ha lo scopo di creare una lista di dottori idonei e disponibili da consegnare alle varie aziende. Solo dopo le singole realtà potranno effettuare i concorsi e fare entrare nuove leve a tempo determinato. I tempi, dunque, rischiano di essere più lunghi rispetto a quanto auspicato negli ultimi giorni.
Le specializzazioni richieste sono: Medicina e chirurgia d’accettazione d’urgenza, Pediatria, Anestesia e rianimazione, Chirurgia generale, Medicina Interna, Geriatria, Malattie dell’apparato cardiovascolare, Ginecologia e ostetricia, Radiodiagnostica, Ortopedia e traumatologia, Nefrologia, Oncologia, Malattie dell’apparato respiratorio, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Toracica, Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile. Tutte discipline al momento immediatamente disponibile già a guardare il solo contingente di dottori specializzandi dal terzo anno in poi presenti in Calabria.
Insomma, Occhiuto cede alle pressioni degli ultimi giorni ma non lascia indietro l’accordo con Cuba. «Mentre lavoriamo all’integrazione dei primi medici cubani che arriveranno in Calabria a metà settembre – il progetto avviato con il governo di Cuba va avanti per superare le carenze di organico e per gestire le emergenze -, la Regione – così come concordato con i rappresentanti degli specializzandi, a seguito di una loro precisa richiesta – ha pubblicato una manifestazione pubblica di interesse per reclutare giovani specializzandi da tutta Italia. Speriamo che questa nostra manifestazione possa essere presa in considerazione da tanti giovani medici provenienti dalla nostra Regione e da tutto il Paese. Siamo pronti ad ospitare nei presidi sanitari calabresi tanti professionisti competenti, motivati, che hanno voglia di darci una mano e di mettersi in gioco».
Chissà però i tempi se saranno così brevi come in molti auspicano.
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