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COSENZA – La sanità rimane la madre di tutte le battaglie per il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. Nelle ultime settimane il presidente è su questo comparto che sta concentrando tutti i suoi sforzi e producendo una miriade di dichiarazioni.
L’ultima ieri sera al Tg4 quando ha detto: «In qualche giorno ho aumentato i posti letto in terapia intensiva di una decina di unità. Purtroppo solo riorganizzando le risorse a nostra disposizione: mancano anestesisti, mancano rianimatori».
Insomma serve una grande riforma del sistema. Si inizia domani quando in consiglio regionale dovrebbe essere discussa l’istituzione di un’unica azienda regionale del territorio, la cosiddetta “Azienda zero” che dovrebbe funzionare come una sorta di agenzia a supporto del territorio.
Il consigliere regionale Pierluigi Caputo ha disegnato questa proposta di legge che ha fatto un po’ arrabbiare l’opposizione perchè non è stata minimamente discussa in conferenza dei capigruppo. Poco male perchè l’agenzia vedrà la luce. Lo ha detto sempre Occhiuto al Tg 4: «Sto lavorando per fare la ricognizione del debito sanitario della Calabria. In 12 anni i commissari mandati dal governo non hanno neanche quantificato il debito. Martedì in Consiglio regionale farò approvare una nuova legge che istituisce “Azienda Zero”, un cervello della sanità calabrese per fare tutti gli adempimenti che le aziende sanitarie non riescono a fare».
Bene ma da sola questa riforma sarà sufficiente? Qualcuno dice che potrebbe essere ampliata e arrivare ad una vera riforma delle Asp che dovrebbero essere sollevate dalla gestione degli ospedali. I presidi ospedalieri territoriali per acuti (Spoke) vengono scorporati dalle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e sono attribuiti alle Aziende ospedaliere che operano nel rispettivo territorio. Su questo c’è una proposta presentata dal Pd nella scorsa legislatura e che pare avesse anche il consenso di Jole Santelli. L’idea è molto semplice, togliere dalle Asp la gestione degli ospedali con tutto quello che comporta anche in termini di gare d’appalto e gestione del personale. Così facendo le Asp si possono concentrare sulla rete territoriale, compito che diventerà sempre più impegnativo visto il nulla che abbiamo oggi sui territori calabresi e il Pnrr che chiederà nuove prestazioni territoriali in chiave anche anti-pandemia. Viceversa gli ospedali potrebbero ottimizzare le risorse fra gli HUb e gli Spoke soprattutto sotto il profilo delle risorse umane. L’integrazione dei presidi ospedalieri Hub e Spoke dà vita alle Aziende Ospedaliere Provinciali di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.
Sempre in un’ottica di efficienza, economicità e trasparenza dell’azione amministrativa la proposta di legge prevede che le procedure concorsuali siano svolte su base regionale, affidando alla Giunta l’individuazione delle Aziende alle quali affidarne la gestione e la concessione di deroghe per la selezione dei profili professionali di particolare specializzazione. Il Pd con ogni probabilità approfitterà della discussione sull’azienda zero per riproporre la sua idea che dovrebbe portare ad un miglioramento complessivo della qualità dell’offerta sanitaria. Sempre che la maggioranza preferisca la strada del dialogo su certi temi.
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