Carlo Guccione
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COSENZA – Quasi due miliardi di euro disponibili per la sanità calabrese mai spesi da oltre un decennio. E in mezzo ci sono i soldi per adeguare o costruire i nuovi ospedali. In mezzo al caos pandemia i problemi della sanità calabrese restano praticamente gli stessi, a partire da quel miliardo e 756 milioni a disposizione. È il consigliere regionale Carlo Guccione a risollevare la questione in questo sostanziale silenzio politico su quanto accade nel sistema sanitario calabrese.
Con quei (quasi) due miliardi oggi la Calabria si sarebbe trovata con tre nuovi ospedali, sei case della salute e due ospedali, Crotone e Lamezia, adeguati e “potenzia”. Almeno così sottolinea Guccione che aggiunge il passaggio sulla «realizzazione del nuovo ospedale e della cittadella della Salute di Cosenza, il potenziamento tecnologico del Gom di Reggio Calabria, la realizzazione del nuovo ospedale e della Cittadella della salute di Catanzaro, l’adeguamento funzionale del plesso ospedaliero Mater Domini e per l’ammodernamento tecnologico delle Aziende sanitarie regionali». Praticamente una rivoluzione rispetto all’attuale deficit strutturale.
NUOVI E VECCHI OSPEDALI
Guccione chiarisce le cifre: «Con Dpcm 24 dicembre 2018 sono stati assegnati alla Calabria 300 milioni di euro di fondi Inail per investimenti in materia di edilizia sanitaria e sociale. Ulteriori 180 milioni di fondi Inail sono stati previsti per il completamento dell’ospedale Morelli di Reggio Calabria».
L’ospedale della Sibaritide ha previsti 143.921.997,47 euro, il nuovo ospedale di Vibo 143.965.197,29, mentre altri 150.133.542,61 euro sono a disposizione per il nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro. «Dalla stipula dell’accordo di programma – puntualizza il consigliere Pd – sono trascorsi 13 anni e ancora non si è riusciti a realizzare i tre nuovi ospedali per complessivi 1.067 posti letto per acuti».
E poi c’è l’accordo di programma dove «sono stati definiti interventi strutturali e tecnologici in continuità col precedente programma per realizzare una rete ospedaliera e territoriale efficiente con ospedali dotati di tecnologie avanzate ed adeguate che rispettino la classificazione prevista». Tutti dentro il «quadro programmatico regionale in materia di realizzazione della rete ospedaliera».
Oltre 700 milioni di euro divisi così: «25 milioni per adeguamento e potenziamento dell’ospedale di Crotone, 20 milioni per l’ospedale di Lamezia Terme, 375 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, 45 milioni per realizzare la Cittadella della salute di Cosenza, un milione 570mila euro per potenziamento tecnologico del Gom di Reggio Calabria, 170 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro, 40 milioni per realizzare la Cittadella della salute di Catanzaro e 25 milioni per adeguamento impiantistico e funzionale del plesso ospedaliero Mater Domini».
CASE DELLA SALUTE
C’è poi il fronte delle case della salute, mai realizzate nonostante la convenzione sottoscritta con Invitalia. Anche qui cifre consistenti: 8.149.648,89 euro per San Marco Argentano, 9.172.683,54 euro alla struttura di Cariati, 5 milioni e mezzo per quella di Mesoraca, 8.100.000 euro a Chiaravalle, 8.250.000 euro per la struttura di Scilla e 9.760.000 euro per la Casa della salute di Siderno».
AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO
Sempre con Invitalia è stata stipulata una convenzione per l’ammodernamento tecnologico delle per quasi 87 milioni di euro, L’importo servirà ad acquistare e installare 23 nuove Tac, 14 nuove Risonanze magnetiche, 19 Mammografi, 12 Angiografi, 2 Gamma camera, 3 Gamma camera Tac, 3 Pet-Tac e 2 Acceleratori lineari.
«Risorse per complessivi 1 miliardo 756 milioni di euro – insiste Guccione – disponibili per una vera e propria rivoluzione dell’ammodernamento tecnologico e strutturale della rete territoriale e ospedaliera della sanità calabrese che potrebbero inoltre rappresentare un forte e positivo shock per l’economia calabrese. Va impressa una accelerazione per la realizzazione di queste opere e l’acquisto delle nuove tecnologie. Il governo nazionale ha previsto il commissariamento per 50 opere strategiche del nostro Paese al fine di accelerare le procedure di realizzazione. È necessario adottare subito anche per la Calabria questo strumento per far sì che si realizzino in tempi rapidi i nuovi ospedali, le Case della salute e si acquistino le tecnologie necessarie al sistema sanitario calabrese».
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