Pierpaolo Sileri
2 minuti per la letturaLA NOMINA di Giuseppe Zuccatelli a commissario della Sanità Calabrese (LEGGI) dopo la bufera che ha travolto l’ex commissario Saverio Cotticelli (LEGGI) continua a infiammare non solo la piazza ma anche il dibattito politico soprattutto dopo l’intervento del ministro Roberto Speranza che ha difeso il neo commissario (LEGGI) malgrado il video in cui Zuccatelli dichiara che le mascherine non servono a un c…. (GUARDA IL VIDEO).
L’ultimo capitolo nella vicenda si è registrato nelle scorse ore durante la trasmissione TV Tagadà su La7, protagonista il viceministro, in quota Movimento 5Stelle, Pierpaolo Sileri.
L’esponente di Governo ha ribadito la fiducia nel neo nominato commissario: «La mia opinione su Zuccatelli è in linea con il ministero. Zuccatelli è già presente sul campo ed ha sicuramente un curriculum di esperienza».
Detto questo «non andrei a vedere il passo falso sulla mascherina che comunque condanno. Io vorrei che anche i cittadini, come i miei colleghi politici, misurassero le persone in base ai risultati. Quindi se i risultati tra qualche mese non ci sono via a calci nel sedere anche lui. Dobbiamo iniziare a pensare che il merito deve guidare le nostre scelte».
Getta acqua sul fuoco e punta ai risultati il viceministro Sileri ma, sollecitato dal fatto che i parlamentari calabresi del suo stesso partito hanno bocciato con decisione la nomina (LEGGI), annuncia anche che in queste ore ha un incontro «con deputati e senatori del Movimento 5 Stelle proprio per discutere la problematica della Calabria. Era una discussione già programmata dopo venerdì. Ascolterò i miei colleghi e quelle che sono le loro osservazioni».
Inoltre, Sileri ha ricordato il decreto Calabria (contestato dalla presidenza della Regione Calabria – LEGGI) che ha ottenuto il via del Governo la settimana scorsa, evidenziando come sia «previsto fino a un massimo di 60 milioni nei prossimi 3 anni più altri 15 milioni per l’attuazione del piano di rientro con poteri molto più estesi per il commissario anche nei confronti delle nomine che fa la regione. Credo – ha aggiunto – che questo possa rappresentare il giro di boa finalmente per riprendere in mano la situazione in Calabria».
Certamente queste nuove disposizioni non vogliono significare che si ha «la bacchetta magica e che da domani la Calabria risorgerà» ma significa «creare le condizioni per chiudere un capitolo e iniziarne un altro e scriverlo insieme ai calabresi. Ciò significa anche comunicare con il presidente e le autorità amministrative della regione. Con Jole Santelli dialogavo tantissimo e ci siamo trovati insieme a difendere una linea e mi auguro che questo possa continuare in futuro».
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