X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Polemiche sulla lettera a Occhiuto che divide i sindaci calabresi e sull’autonomia differenziata il botta e risposta tra Fiorita e Succurro


CATANZARO – La battaglia dei sindaci contro l’Autonomia differenziata rischia di diventare anche una “partita dialettica” tra livelli istituzionali che alle “fughe in avanti” rispondono con la sacralità dell’incombenza di difendere le proprie comunità.

Sull’autonomia differenziata, da presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro aveva scritto ai sindaci dei Comuni calabresi, chiedendo loro di «evitare forme di fughe in avanti, di protagonismo politico e di visioni aprioristiche motivate da interessi di parte. Abbiamo l’occasione della imminente Assemblea regionale di Anci – ha sottolineato la stessa presidente dei sindaci della Calabria – per licenziare le migliori e condivise decisioni possibili, i più opportuni indirizzi e i maggiori approfondimenti sulla scelta della più efficace linea di iniziativa».

«Fuga in avanti? Semmai è l’Anci a rischiare di restare indietro – risponde piccato il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, tra i primi firmatari della lettera indirizzata al governatore Roberto Occhiuto per impugnare la legge sull’autonomia differenziata. Il dado è tratto perché non è più il momento della melina, dell’ambiguità, dei documenti edulcorati. La strada maestra per contrastare la legge Calderoli è il ricorso alla Corte Costituzionale. Se non dovesse bastare, andremo al referendum abrogativo».

Secondo il primo cittadino «è la presidente Succurro a dover prendere atto che 120 sindaci, e la lista si allunga di giorno in giorno, con tutte le grandi città in prima fila, hanno espresso una posizione forte. Le ho riconosciuto, in pubblico e in privato di avere coraggiosamente cambiato idea sull’autonomia differenziata, ma ora dimostri, aderendo al nostro appello, di essere la presidente di tutti i comuni e non di una piccola Anci timorosa e fin troppo ossequiosa al potere politico».
«In occasione dell’assemblea regionale dell’Associazione – aggiunge – dovranno essere valutate le ragioni dell’appello “Una sola Italia”, augurandomi così che la voce della presidente possa diventare la voce di tutti i sindaci della Calabria».

«Se il sindaco di Catanzaro non è d’accordo con questo metodo di rappresentanza, democrazia e condivisione, lo dica chiaramente e non sposti la questione sul terreno, del tutto inopportuno, della contrapposizione politica», replica in serata la presidente dell’Anci, Succurro.
«Più volte ho detto a chiare lettere che la battaglia contro la legge sull’autonomia differenziata non deve essere caratterizzata da primogeniture, divisioni e strumentalizzazioni, altrimenti non facciamo gli interessi della Calabria, del Mezzogiorno, dei nostri territori e cittadini».

«Mi suona strano – osserva Succurro – che il collega Fiorita, sindaco della città capoluogo della Calabria, abbia aperto una polemica infondata quanto sterile, dato che nei mesi scorsi, su mia iniziativa in qualità di presidente dell’Anci, ci eravamo trovati insieme a chiedere, tramite le prefetture calabresi, un netto ripensamento sul testo del disegno di legge in materia di autonomia differenziata, invece approvato senza correttivi, senza la definizione preventiva dei Lep e senza l’individuazione delle risorse necessarie».

«Se polemizzassi con il sindaco Fiorita, verrei meno ai miei doveri di imparzialità e rappresentanza, che comunque il collega dovrebbe riconoscere e rispettare. Perciò – conclude la presidente Succurro – a breve ci ritroveremo all’assemblea dell’Anci Calabria, a Lorica, per rafforzare il fronte contro l’autonomia differenziata, senza divisioni e senza polemiche».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE