Il consiglio regionale della Calabria
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L’ORDINE del giorno era abbastanza ricco – otto proposte di legge e due mozioni – ma al Consiglio regionale calabrese sono bastate tre ore e mezza per licenziare, con voto favorevole, tutti i punti, nel corso di una seduta che, al netto delle scintille tra Tavernise e Graziano è filata via liscia come l’olio. La quiete prima della tempesta (forse), che si scatenerà quando in aula arriverà la riforma dei consorzi di bonifica. Nel frattempo, le proposte di ieri sono passate tutte con sì unanime dell’aula o al più con l’astensione di pezzi dell’opposizione.
VARIA DI PALMI PATRIMONIO REGIONALE
La proposta era stata presentata dal consigliere Giuseppe Mattiani qualche mese fa e prevedeva in origine, insieme al riconoscimento di patrimonio culturale regionale, anche un contributo annuo di 100mila euro destinato al Comune di Palmi per organizzare la Varia. Nello stesso periodo al consiglio regionale erano pervenute altre proposte – per il mese dei Bronzi e per il carnevale di Castrovillari – che prevedevano tutte un contributo a carico delle casse regionali, attingendo al fondo speciale. La maggioranza poi, sul supporto finanziario, ha fatto un passo indietro, anche per non esaurire il fondo già a metà anno. Poco male, ad ogni modo: Mattiani, nel suo intervento, garantisce che, fregiandosi del riconoscimento di patrimonio regionale, la Varia potrà concorrere a bandi per la concessione di finanziamenti. Voto favorevole anche dalle opposizioni, pur con qualche rilievo. È il caso di Amalia Bruni, che segnala il mancato coinvolgimento, nella proposta, della Fondazione Varia, e l’opportunità di pensare a una legge quadro nella quale far confluire gli eventi e i relativi finanziamenti «per consentire una reale programmazione».
D’accordo, sul punto, il presidente Occhiuto, che invita il Consiglio a pensarci. «Con la vicepresidente Princi stiamo lavorando a un disegno di legge quadro sulla Cultura» anticipa la consigliera Pasqualina Straface. L’intervento di Occhiuto fa conquistare poi alla proposta di legge sulla Varia anche il sì di Ferdinando Laghi. «Temevo che nella concessione di finanziamenti si sarebbero fatti figli e figliastri, ma l’impegno a varare una legge quadro mi rassicura» spiega.
IL CONSIGLIO REGIONALE E LE STRUTTURE PER LA PRIMA INFANZIA
La proposta – approvata con voto favorevole anche del Pd – proroga al 31 dicembre il termine entro cui le strutture socio-educative per la prima infanzia devono adeguarsi ai requisiti previsti dalle norme. È la quinta proroga in dieci anni, hanno fatto notare i dem. Sarà, però, l’ultima, ha assicurato la vicepresidente Giusi Princi, mostrando il disegno di legge già pronto destinato alla fascia educativa 0-6 anni.
IL CONSIGLIO REGIONALE E LE PALESTRE DELLA SALUTE
Via libera del Consiglio anche alla proposta di legge presentata dai consiglieri regionali della Lega per l’istituzione delle palestre della salute. Già presenti in altre regioni (la prima a istituirle è stata il Veneto), le palestre della salute sono strutture qualificate in cui è possibile svolgere esercizi strutturati (prescritti dal medico e programmati in base alla patologia) e attività fisica adattata, per promuovere stili di vita più corretti. Dai banchi dell’opposizione Laghi la giudica una proposta «utile», mentre per il dem Mammoliti è «non in linea con le priorità della Calabria» e la collega di gruppo Bruni la definisce «senza infamia e senza lode». Contesta il fatto che la proposta non sia passata dalla commissione Sanità: bene le finalità, dice Bruni annunciando voto d’astensione, male metodo e stile. Anche perché, spiega, poteva essere l’occasione per discutere di quel piano per la prevenzione che alla Calabria manca.
Il presidente Mancuso definisce «poco ortodosso» il giudizio affibbiato da Bruni alla proposta, il leghista Gelardi dice che il passaggio in commissione Sanità non era necessario perché «la salute qui c’entra marginalmente».
LE ALTRE PROPOSTE IN CONSIGLIO REGIONALE
Approvate dal Consiglio regionale anche l’istituzione del registro regionale dei Comuni con prodotti DeCo, le nuove norme in materia di autorizzazione di linee elettriche e quelle sul funzionamento della commissione provinciale espropri, la disciplina per la determinazione dei canoni di fitto degli alloggi Aterp (ora legati all’Isee). La seduta si è aperta con il ricordo di Otello Profazio, scomparso lunedì.
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