Ludopatia, frena la maggioranza: i capigruppo ritirano la firma alla riforma

Dopo le polemiche i capigruppo di maggioranza in Consiglio Regionale Calabria ritirano la firma sulla legge sulla ludopatia

«Abbiamo verificato con grande spirito di collaborazione che le modifiche proposte dalla maggioranza alla Legge regionale 9/2018 non hanno attecchito nell’humus sociale e politico calabrese e di molte motivazioni espresse, come quella della Conferenza episcopale calabra, ne condividiamo anche timori e perplessità. Pertanto abbiamo deciso di ritirare le nostre firme alla proposta di modifica del quadro normativo».

I capigruppo della maggioranza nel Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Graziano (Udc), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia), Giacomo Pietro Crinò (Forza Azzurri), Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) con questa nota hanno messo un punto alla polemica sorta a seguito del tentativo di modificare la legge sul gioco d’azzardo portato avanti nelle scorse settimane.

LUDOPATIA, LA MAGGIORANZA RITIRA LA FIRMA SULLA RIFORMA

I capigruppo hanno precisato quindi la volontà di «lasciare in vigore gli articoli 16 e 54 della Legge Regionale n. 9 del 26 aprile 2018 (‘Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza’) così come approvata dal Consiglio regionale, senza modificarne il contenuto o emendarne il testo».

Tuttavia, i consiglieri regionali non rinunciano a precisare che «la modifica alla proposta di Legge regionale sulla ludopatia nasce dalla necessità di fornire alla Calabria e ai calabresi un nuovo quadro normativo che aggiorni, di fatto, la Legge del 2018 che in questi anni si era concretamente deregolamentata. Tutto questo puntando, ovviamente, ad un imprescindibile obiettivo: creare una misura normativa massimamente condivisa».

RESTA LA VOLONTÀ DI AVVIARE UN «SERIO E PARTICOLAREGGIATO APPROFONDIMENTO»

Precisando che il testo della proposta di modifica alla legge regionale 9/2018 è un atto dell’intera maggioranza consiliare sottoscritto e presentato per prassi da tutti i capigruppo, nella nota viene specificato che «anche in scia con le prese di posizione di tanti, fermo restando la convinta condivisione del contenuto della relazione del consigliere Crinò che indicava le proposte di modifica come ‘un compromesso tra esigenze delle aziende e tutela dei cittadini’ – è detto nella nota – ritirano la firma dalla proposta di legge di modifica delle norme calabresi sulla ludopatia inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale, in programma il 12 dicembre».

Nella sostanza i consiglieri regionali ritengono «opportuno lasciare in vigore il testo originario delle due norme in modo da intraprendere un serio e particolareggiato approfondimento sull’argomento, magari coinvolgendo in maniera più incisiva tutti gli attori coinvolti». E nel farlo annunciano la volontà di «rimettersi alle decisioni che scaturiranno dalla riunione di maggioranza convocata dal presidente dell’Assemblea regionale Filippo Mancuso per lunedì prossimo prima dell’inizio dei lavori del Consiglio regionale».