Amalia Bruni
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Amalia Bruni, candidata governatore giunta secondo dopo il presidente eletto Roberto Occhiuto, resterà in consiglio regionale.
A deciderlo è stato il Tribunale di Catanzaro, I sez. civile. che ha accolto le tesi della difesa della Bruni, rappresentata dall’avvocato Oreste Morcavallo, ed ha rigettato il ricorso presentato contro la stessa Bruni da Annunziato Nastasi candidato primo non eletto della Lista Movimento Cinque Stelle per la Circoscrizione Sud.
Nel suo ricorso Anastasi «contestava alla Bruni la presunta causa di ineleggibilità derivante dalla funzione rivestita di “direttore di unità operativa complessa dell’ASP di Catanzaro, Responsabile del Centro Regionale di Neurogenetica (CNR) (ASL 6 Lamezia Terme)”, stante la ritenuta posizione giuridica del centro regionale quale “ente dipendente della Regione”».
Tuttavia, il Tribunale, condividendo le tesi difensiva, ha sostenuto che «l’ineleggibilità alla carica di consigliere regionale è riferita solo alla figura del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore sanitario delle aziende sanitarie locali ed a quelle equiparabili in base alle funzioni apicali svolte».
Inoltre, «il Tribunale ha riconosciuto che il Centro regionale di Neurogenetica, secondo l’articolazione e l’organizzazione formulata dall’ASL n. 6 di Lamezia Terme è una struttura complessa dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro non autonoma».
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