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Nicola Irto

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CATANZARO – Ancora pochi mesi fa, nessuno avrebbe scommesso un euro che il Partito democratico calabrese sarebbe riuscito a svolgere il congresso regionale, specie nel tempo odierno, appesantito da una minacciosa pandemia. Eppure i democrat sono riusciti a dare a Nicola Irto, unico candidato in gara, la titolarità della carica dopo anni di commissariamento.

Un risultato che fa dire al segretario nazionale, Enrico Letta, «oggi, con la celebrazione del congresso regionale, anche i democratici e le democratiche calabresi ritornano in possesso della piena titolarità formale e sostanziale del Partito Democratico».

È una giornata, però, zoppa perché i congressi provinciali e di circolo sono slittati di qualche settimana. Nelle ultime ore e negli ultimi giorni Irto ha girato parecchio, stressando soprattutto i collegamenti in remoto. Infatti, sabato scorso, egli, tramite la piattaforma Zoom, ha illustrato la sua mozione alla zona centrale della Calabria, Catanzaro e provincia, Lamezia e Vibo con la partecipazione di dirigenti del partito e di semplici iscritti.

«Nuove parole e nuove speranze sembrano essere i segnali di una ripresa del Pd non solo a livello regionale ma da trasferire nei territori finora ingessati da mille contrapposizioni e da rancori mai sopiti», questo è il leit-motiv del nuovo segretario in partenza per Roma dove deve assolvere il compito di grande elettore della Regione Calabria. Il dibattito ha aiutato a rimarcare la necessità e l’urgenza di partire subito per recuperare il tempo perduto e per riportare alla normalità un partito indebolito da anni di commissariamento e di sconfitte elettorali.

È arrivato il momento, questa è la sensazione generale, di rigenerare un patrimonio, un’eredità trasmessa, una tradizione segni di una solidità di valori che sono in contrapposizione alle improvvisazioni, inconciliabili con chi vorrebbe mortificare le Istituzioni, deve essere uno stigma evidente, ma ancor di più la nostra piena consapevolezza sulle cose da fare. Nuove parole e nuove speranze sembrano essere i segnali di una ripresa del Pd non solo a livello regionale ma da trasferire nei territori finora ingessati da mille contrapposizioni e da rancori mai sopiti.

Nelle ore precedenti, quando era candidato alla segreteria regionale, Irto ha sottolineato «la necessità di costruire una comunità che sappia interloquire con la società calabrese, che sappia dare voce agli ultimi e che restituisca autorevolezza alla politica. Non sono più ammissibili fughe in avanti le posizioni personali dovranno dare spazio al valore del noi, la democrazia si costruisce e si rafforza attraverso la consapevolezza di un’appartenenza e la costruzione di una storia che diventa riferimento attraverso il senso della militanza».

Ora, a bocce ferme, il dato più interessante che desiderano cogliere i dirigenti democrat è di analizzare i dati dell’affluenza che in serata erano già oltre il 70 %.

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