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Il manifesto inviato via Whatsapp

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COSENZA – Dopo tre anni di commissariamento il Pd prova a riaccendere i motori della sua organizzazione. Il commissario regionale, Stefano Graziano, ha infatti avviato la fase del tesseramento che avverrà on line e che sarà prodromica alla celebrazione dei congressi che dovrebbero tenersi il 17, 18 e 19 dicembre con il voto degli iscritti. Certo rimettere la macchina in moto non è affatto facile e già provare a darsi un’organizzazione è una nota di merito.

Il Pd, infatti, è rimasto forse l’unico partito che ancora segue la liturgia dei congressi e delle assemblee. Il punto però è capire che direzione dare al partito, dopo le cocenti sconfitte elettorali degli ultimi tre anni. In particolare uno dei nodi da sciogliere è quello del rapporto con il populismo e quindi con l’alleanza più o meno strategica con il Movimento 5 Stelle. In Calabria in molti hanno individuato nel pervicace inseguimento dell’accordo con i grillini di Conte uno dei motivi della sconfitta. Serve una discussione quindi, la più possibile approfondita e plurale.

Ma da dove partire? Il punto di partenza dovrebbe essere l’assemblea convocata dal commissario per lunedì prossimo al centro agroalimentare di Lamezia Terme. Proprio qui si nasconde la prima insidia. L’assemblea si terrà con il tesseramento ancora aperto (durerà infatti fino al 30 novembre), per cui non si capisce bene chi ha diritto a partecipare. Ci sono dei criteri? Qual è la platea dei partecipanti? Che tipo di autonomia decisionale avrà l’assemblea? Non è ancora ben chiaro.

A quanto pare le convocazioni stanno avvenendo in maniera un po’ artigianale attraverso dei semplici messaggi su Whatsapp. “Carissime e carissimi, Lunedì 8 novembre, alle ore 16:00, presso la Fondazione Mediterranea Terina a Lamezia Terme è convocata l’Assemblea regionale dei democratici calabresi. Sarà questa l’occasione per illustrare e promuovere la campagna di adesione al Partito Democratico e per organizzare la fase congressuale, condividendo le migliori idee ed unendo le energie al servizio di un nuovo percorso per la nostra comunità democratica. Il Partito Democratico della Calabria riparte da qui: militanza, impegno, passione e partecipazione. A presto!”. Questo il testo inviato.

Il punto è capire con quale criterio sono inviati questi whatsapp: sulla base della rubrica telefonica di qualche dirigente? O sono stati inviati magari a tutti gli eletti del Pd (deputati, consiglieri regionali, amministratori locali). Qualcuno li sta inviando anche ai pochi presidenti di circolo ancora rimasti? Non lo sappiamo perché ad oggi le discussioni sul territorio sono state pari a zero.

Il punto non è solo formale o di lana caprina. È evidente che la composizione della platea in un partito balcanizzato come il Pd calabrese ha una sua rilevanza sulla traiettoria politica futura. Definire i criteri e le modalità di discussione diventa quindi di grande importanza perché altrimenti quello che si cerca di cacciare dalla porta, con il limite del numero di tessere che si possono fare, potrebbe rientrare dalla finestra con una platea costruita su misura.

A meno che non sia vera la versione che i più maliziosi da qualche settimana stanno facendo circolare ovvero che non ci sia un vero interesse da parte di Roma a tenere i congressi e così si cerca di fare ammuina perché nulla cambi nel partito.

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