X
<
>

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

Share
3 minuti per la lettura

CATANZARO – «Nessuno scontro con Tajani, ho posto un problema che dovrebbe riguardare complessivamente il centrodestra. L’approvazione di questa riforma in questa modalità credo che non sia un buon affare per il centrodestra complessivamente inteso»: lo strappo dei parlamentari calabresi sul voto al Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata e le forti polemiche che agitano la scena politica in queste ore, secondo il presidente della Regione Calabria e vicesegretario Roberto Occhiuto non riguardano tanto Forza Italia quanto la tenuta stessa della coalizione di governo. «Ho letto diverse agenzie che rappresentano la mia posizione sull’Autonomia differenziata come una posizione in contrapposizione a quella di Tajani, non l’ho mai ritenuto: se non ci fosse stato Tajani il mio partito Forza Italia oggi non sarebbe al 10%. Tajani ha la responsabilità di tenere unito il governo perché è vicepresidente del consiglio quindi nessuna divisione all’interno di Forza Italia» – ha dichiarato ieri pomeriggio il governatore a margine di un incontro alla Cittadella regionale di Catanzaro.

«Come potrete immaginare – ha aggiunto il presidente rivolgendosi ai cronisti – per me è molto più complesso perché io sono un presidente di regione comunque del centrodestra e sono un dirigente nazionale del centrodestra, quindi per me è molto più complicato assumere posizioni come quelle che ho assunto, ma sono innanzitutto il presidente della Calabria e dei calabresi». E ancora: «Come ho detto dall’inizio questa riforma doveva riguardare l’autonomia differenziata ma anche il superamento della spesa storica. Io facevo – ha spiegato – l’esempio dei tre vagoni, uno l’autonomia differenziata, l’altro il superamento della spesa storica attraverso il finanziamento di Lep, l’altro la perequazione. Mi pare che invece – ha rilevato – per il modo in cui si è proceduto all’approvazione di questa riforma di notte e di fretta, sempre più una bandierina da dare ad una forza politica che invece una riforma capace di superare anche il divario fra le regioni del sud e le regioni del nord». E ancora: «Per intenderci – ha incalzato Occhiuto – io non ho mai sostenuto che questa legge sia una legge spacca Italia perché ho sempre detto che l’autonomia differenziata è una possibilità già offerta dalla Costituzione ma che per il Sud sarebbe stato molto più utile se attraverso questa discussione si fosse arrivati al finanziamento dei Lep. Vorrei segnalare che c’è un Lep, un livello essenziale delle prestazioni, recentemente definito, quello per gli asili nido, e che infatti ha visto molte più risorse per gli asili nido al sud di quanto non avveniva in passato. Quindi se ci fossero state le risorse per finanziare il Lep, il sud avrebbe fatto un affare. Invece con questa legge purtroppo ancora le risorse non ci sono».

Per Occhiuto «c’erano alcune questioni che andavano approfondite come la valutazione d’impatto sulle materie non Lep, ho fatto l’esempio del commercio estero, che cosa succede agli agricoltori calabresi che esportano le loro merci se cinque o sei regioni d’Italia si rendono autonome sul commercio estero. Secondo me c’erano anche i tempi perché nessuno voleva mettere in discussione il programma del centrodestra, ma nel programma del centrodestra oltre a questa riforma, cioè la riforma del premierato, è la riforma della giustizia». «Queste altre due – ha rilevato Occhiuto – vedranno la luce fra tanti mesi e quindi non ho capito perché si doveva arrivare ad un’approvazione così repentina di questa riforma che se invece fosse stata maggiormente discussa rappresentata al Paese come meno divisiva forse sarebbe stata anche maggiormente compresa dai cittadini del sud del Paese».

E infine la stoccata al Pd che ha bollato come ambigua la posizione del presidente invitandolo a protestare insieme. «Il Pd fa politica, io invece cerco di svolgere un’azione all’interno della mia coalizione – ha replicato. Devo dire che il Pd ha avuto in Calabria tanti presidenti in passato, ha ancora tanti dirigenti nazionali, senatori, deputati e io verifico che l’unica voce che dalla Calabria si leva è quella del Presidente della Regione, quindi ogni tanto dovrebbero anche ringraziare il Presidente della Regione se dà protagonismo alla Calabria».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE