Giuseppe Conte e Lucia Annunziata
2 minuti per la letturaC’è voluta tutta la mezz’ora di Lucia Annunziata agli ultimi tre minuti su Raitre per far parlare di Calabria l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dovuto rispondere ad una domanda diretta della conduttrice.
«Stiamo costruendo un fronte più ampio per un candidato comune» ha detto Conte parlando di una terra dimenticata «da Dio, forse no, ma dagli uomini sì» cui «offrire qualcosa per valorizzare le sue qualità».
Un lacerto di dibattito lunare a confrontarlo con quello che realmente accade.
Nicola Irto candidato del Pd che appare, scompare, si ritira, ritorna, e Letta che dice «sei il nostro candidato». E non va meglio dall’altra parte con Roberto Occhiuto che si autoproclama candidato sabato a Vibo Valentia, ma Roma non rilascia il bollino ufficiale.
La racconta giusta invece il professore Pombeni che ha scritto sul nostro dorso nazionale (LEGGI): «Non parliamo della Calabria, terra problematica, che sembra più che altro teatro per dubbie manovre romane (da una parte e dall’altra dello schieramento). Tutto si concentra nei caminetti che i partiti hanno nella Capitale. È da lì che partono le scelte su cui poi si innestano le reti messe in piedi dai vari cacicchi territoriali. Si arriva a sceneggiate
d’altri tempi».
Come dargli torto. I veti a Irto dei Cinque Stelle, dossier segreti in mano a Letta e Conte sulla sanità, De Magistris da inseguire con la sua forza propulsiva, Mario Oliverio che torna in campo (LEGGI).
Un candidato di superamento che non si trova. “Cherchez la femme”. Anna Falcone dice no (LEGGI), Jasmine Cristallo dice no, chi sarà la prossima donna di picche? Roma dispone e brucia due editori come Donzelli e Rubbettino, il mafiologo Ciconte. Avanti il prossimo.
Per tornare al programma di Lucia Annunziata e alla Calabria colonia da regno novecentesco. Conte va via. Servizio sulle vaccinazioni dell’esercito in Aspromonte nelle
case degli over 60,70,80 impossibilitati a raggiungere gli hub. Lucia Annunziata dice al professor Crisanti: «Ha visto che scene da Italia anni Cinquanta?».
Roma decide sulla Calabria. La Calabria aspetta di capire se qualcosa cambierà.
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