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Andrea Gentile

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Post elezioni, Andrea Gentile (FI): «Resto in campo e faccio ricorso»

SEMBRAVA un collegio sicuro per il centrodestra l’uninominale di Cosenza per la Camera. Lo scrutinio ha raccontato un’altra storia: è stato l’unico strappato alla coalizione, con la vittoria della grillina Anna Laura Orrico sull’azzurro Andrea Gentile. Con lui – deputato uscente e figlio d’arte, il papà Antonio è stato più volte senatore e sottosegretario – abbiamo commentato l’esito elettorale.

Il risultato nel collegio per gli osservatori è stato una sorpresa. Lei come lo commenta? Che sensazioni aveva alla vigilia?

«Lo commento positivamente. Guardi, in gran parte del collegio ho superato la mia competitor. Solo nell’area urbana – e precisamente a Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto – il risultato è stato capovolto, seppur accompagnato da circa 2mila schede nulle su un totale di oltre 6mila (nulle) nell’intero collegio. È vero, i sondaggi mi davano in leggero vantaggio, ma credo non vada trascurato il fatto che nell’area urbana cosentina la sinistra sia stata storicamente presente in maniera massiccia. Ricordo che alle scorse Politiche il M5S ha preso nella sola Cosenza il 53 per cento. Sono dati da considerare, per valutare il risultato – che io comunque reputo lusinghiero – nel suo complesso».

Si dice con una certa insistenza che chiederà il riconteggio, conferma?

«Sì, farò ricorso. Dalla mia competitor mi separa una risicatissima cifra di voti. Ho riscontrato che il dato elettorale presenta diffuse anomalie, a partire dalle 6.110 schede nulle presenti nel collegio di Cosenza. Una mole notevole, che va ben oltre le nulle riscontrate negli altri collegi uninominali della Calabria. Senza contare altre criticità, come i verbali pasticciati, incompleti o, in alcuni casi, addirittura mancanti».

Nel frattempo il suo impegno politico continua. In Forza Italia? In che forme?

«Il mio impegno politico continua certamente. Resto in campo e non potrebbe essere diversamente vista anche l’imponente mole di consensi ricevuti, che mi caricano di una forte responsabilità. Sono a disposizione di Forza Italia, partito in cui milito da sempre, che mi ha dato tanto e con il quale intendo proseguire il mio impegno politico».

Dopo lo spoglio in tanti sono andati ad analizzare i voti, a cercare tracce di “fuoco amico”. Si è parlato di un suo ticket con la Lega o di un disimpegno degli Occhiuto. C’è qualcosa di vero? E come sono i rapporti con i fratelli Occhiuto, i dissapori tanto chiacchierati in passato sono ormai storia vecchia?

«Ma quale fuoco amico! Con i colleghi di Forza Italia abbiamo lavorato fianco a fianco per far valere la bontà del nostro impegno politico, fatto di una classe dirigente autenticamente figlia della Calabria, che sta lavorando sodo per risolvere problemi atavici della nostra terra e credo che il dato elettorale complessivo abbia riconosciuto il nostro impegno: la Calabria si conferma anche roccaforte del partito azzurro, doppiando il dato nazionale. Il mio rapporto con Roberto e Mario Occhiuto è sempre stato ottimo, anzi credo che dall’esito della campagna elettorale possa dirsi rafforzato, dalle comuni esperienze vissute. Ringrazio Roberto Occhiuto, poiché assieme al nostro coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori ha svolto un lavorio egregio, contribuendo al rafforzamento del partito e alla crescita della nostra comunità politica, che si conferma in Calabria a livello nazionale come il perno centrale, liberale, atlantista e riformista dell’intera coalizione di centrodestra».

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