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Un momento dell’incontro

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CATANZARO – Tre miliari di euro subito disponibili per l’avvio dei cantieri per i lavori di ammodernamento della Strada Statale 106, che saranno spesi non più in quindici anni ma in cinque. È il passaggio più importante delle dichiarazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, arrivate al termine dell’incontro di ieri mattina con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo ed il dirigente della direzione tecnica di Anas, l’ingegnere Luca Bernardini.

«Dopo tanti anni, decenni direi, di parole sulla 106 – ha detto Roberto Occhiuto – finalmente siamo passati ai fatti. I tre miliardi che sono stati stanziati in legge di bilancio e che si prevedeva di spendere in 15 anni, saranno spesi in cinque anni a partire dal 2025. Significa che avremo la realizzazione di una parte importante della 106 entro il 2030. Certo, per la conclusione dei lavori c’è molto ancora da fare perché ci sono altri tratti da finanziare. A questo proposito vorrei segnalare che nei 20 anni precedenti, sulla statale 106 era stato investito soltanto 1 miliardo in due anni, noi siamo riusciti a trovare 3 miliardi che consentiranno ad Anas, che apriraà i cantieri per realizzare l’opera, di non far parlare più della statale 106 come la strada della morte».

I tre miliardi finanzieranno gli interventi sui tratti Catanzaro-Crotone e Sibari-Corigliano Rossano. Sul primo (50 km che saranno suddivisi in sei lotti funzionali) si investiranno 2 miliardi 530 milioni di euro. Il secondo, 20 km ripartiti in due lotti funzionali, vedrà una spesa di 975 milioni di euro. Il totale fa 3 miliardi e mezzo, con l’utilizzo di risorse già nel contratto di programma Anas. Resteranno poi da realizzare il tratto da Corigliano Rossano a Crotone e quello da Catanzaro e Melito Porto Salvo, per il quale è in corso la progettazione. In tutto all’appello mancano ancora 15 miliardi.

«Per il periodo dei lavori che dovrebbero partire con i primi mesi del 2025 considerati i tempi per l’allestimento delle gare e l’affidamento dei lavori – ha aggiunto Occhiuto – è previsto, tra l’altro, un impatto occupazionale quantificato da Anas, di 1.000/1.500 unità». E novità sono state annunciate anche per il completamento dell’Autostrada del Mediterraneo (A2), per la quale il presidente Occhiuto ha detto che «è previsto un intervento in variante per permettere di risolvere i problemi che oggi sono determinati dal tratto fra Cosenza e Altilia».

Per i sindacati, quello di ieri, era un incontro definito «indispensabile» per fare il punto e andare avanti con decisione sulle delicate questioni, fondamentali per lo sviluppo, individuate nella Vertenza Calabria. Un appuntamento sollecitato dopo la tragedia ferroviaria di Thurio di Corigliano Rossano, dove hanno perso la vita due lavoratori e quella sulla 106, nel territorio di Montauro, costata la vita di quattro giovani della provincia di Reggio Calabria. «È il momento – avevano sostenuto i segretari regionali – di realizzare gli investimenti promessi, di fare chiarezza su tante opere di fronte ad annunci di cifre e progetti, di tracciati, come quello per l’Alta Velocità, che cambiano. È urgente completare l’A2 e definire i tempi per la nuova statale 106. Riguardo a quest’ultima, in particolare, vogliamo sottolineare la priorità assoluta della sua messa in sicurezza e della cantierizzazione finalizzata al rifacimento a quattro corsie con barriera per l’intero tracciato».

Un incontro – hanno dichiarato al termine – con il quale è stato preso atto del lavoro svolto dalla Regione e dall’Anas e rimarcato la mancanza di ingenti risorse – circa 15 miliardi, come detto – indispensabili per arrivare al completamento dell’opera. Dai segretari regionali anche l’annuncio di una mobilitazione unitaria – da programmare con molta probabilità per la fine del mese di gennaio – per sollecitare il Governo nazionale a non distogliere l’attenzione sulla Calabria e sui tanti problemi infrastrutturali che la preoccupano da sempre.

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Alessandro Chiappetta

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