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LA QUESTIONE dell’elettrificazione della linea ferroviaria jonica è stata tra i temi affrontati un paio di giorni fa dal presidente Occhiuto e dal ministro dei Trasporti Salvini a Roma. Il governatore ha chiesto di accelerare gli interventi in programma. Ma a che punto è l’opera su cui la scorsa estate si sono allungate le nubi di un chiacchierato definanziamento (piuttosto una rimodulazione dei fondi Pnrr, che ha visto spostare risorse stanziate nel 2023 su altri progetti cantierabili)?

A tirare le fila può aiutare la risposta a un’interrogazione presentata dal capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle Davide Tavernise la scorsa estate e depositata pochi giorni fa, redatta dal dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti. L’intervento, ricordiamo, è suddiviso in tre lotti: Elettrificazione della linea ferroviaria Sibari – Crotone (Lotto 2a); Elettrificazione della tratta Crotone – Catanzaro Lido (Lotto 2b); Elettrificazione della tratta Lamezia – Catanzaro- (Lotto 1). A questi si aggiunge anche l’intervento di “Velocizzazione mediante rettifiche di tracciato della tratta Lamezia – Settingiano”, più alcune opere di manutenzione straordinaria sul tratto Sibari-Crotone (sostituzione impalcati, rinnovo travate metalliche, rinforzo strutturale spalle e pile; realizzazione nuovi scatolari a spinta) che consentiranno il raggiungimento della velocità di 200 km/h. Nel corso delle ultime due settimane Rfi ha annunciato l’avvio della gara per la progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori per i lotti Lamezia-Catanzaro (165,5 milioni di euro) e Sibari-Crotone (47 milioni di euro).

«In termini di investimenti, e quindi di risorse e tempistiche, è opportuno rappresentare che tutti gli interventi hanno il target dell’attivazione entro il 2026. Al momento le progettazioni sono tutte completate, inclusa l’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido – Melito, per la quale invece è ancora in corso di individuazione la copertura finanziaria, di entità ben maggiore del presunto definanziamento (40 milioni, ndr) e, per la precisione, pari a circa 10 volte tanto. Per tutti gli interventi finanziati anche l’iter autorizzativo è già completato o in corso di completamento – si legge nella risposta all’interrogazione – entro i primi mesi del 2024, pertanto, saranno completate le procedure di affidamento, così da dare inizio alle opere entro la fine dello stesso anno ed il completamento entro il 2026».

Nella risposta, poi, si insiste soprattutto su un aspetto: smentire il rischio di una perdita di fondi. «Al contrario del definanziamento, alla Regione è stata invece finanziata anche la “bretella di Sibari” per la quale il progetto è ormai completato ed è in corso l’iter autorizzativo, con tempistiche realizzative analoghe a quelle sopra indicate. Quanto alla risorsa di 180 milioni, che lo scorso anno la Regione Calabria era riuscita ad ottenere nell’ambito dei progetti bandiera relativi alle anticipazioni dell’Psc nazionali, proprio per finanziare un primo lotto di elettrificazione della tratta Catanzaro Lido – Melito, questa non era stata erogata dal ministero in quanto si era ancora privi di una progettazione dell’intervento che, nel frattempo, con risorse interne di Rfi, la Regione ha ottenuto fosse intanto redatto. Piuttosto che di un definanziamento da parte del Mit, pertanto, la Regione è riuscita ad ottenere di più. Rappresentativo, a titolo esemplificativo, è la realizzazione del posto “Centrale di Reggio Calabria” – si legge ancora nella risposta all’interrogazione – in cui è prevista la realizzazione del nuovo Ccc (Controllo e Comando Circolazione), che gestirà il traffico ferroviario di tutto il meridione e il cui costo ammonta a 40 milioni o, e ancor di più, i fondi per il completamento della Trasversale delle Serre per il quale mancava solo la copertura finanziaria del lotto “Gagliato-Soverato”, dal costo complessivo di 183,20 milioni di euro, a fronte di una disponibilità finanziaria di 54,70 milioni di euro».

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