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Furgiuele e Battistoni in commissione congiunta

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Arriva oggi in aula alla Camera il disegno di legge di conversione del decreto che riavvia l’iter di progettazione esecutiva e realizzazione del Ponte sullo Stretto. La votazione finale è prevista entro mercoledì prossimo, il 17 maggio, con lunedì alle 12 l’eventuale posizione della questione di fiducia. Il testo poi passerà al Senato: la scadenza, per la conversione del decreto legge, è il 30 maggio.

Il aula il disegno di legge arriva con il via libera delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti, cui toccava l’analisi in sede referente, e il parere favorevole della commissione Bilancio.

In Ambiente e Trasporti sono stati anche approvati i due nuovi emendamenti presentati dai relatori al testo, i deputati Battistoni e Furgiuele. Il primo riguarda l’aggiornamento dei prezzi (il progetto definitivo, ricordiamo, è vecchio di dieci anni), ma il viceministro Rixi in commissione si è comunque affrettato a precisare che il tetto massimo di spesa è fissato a 13,5 miliardi (partendo dagli 8,5 miliardi previsti a suo tempo) più 1 miliardo circa per le opere accessorie di Rfi. Che è poi il limite già stabilito nell’Allegato Infrastrutture al Def.

Su questo punto però l’opposizione è già salita sulle barricate, paventando il rischio di contenzioso e di bocciatura da parte della Corte di Giustizia europea. «L’aggiornamento della progettazione e il cronoprogramma realizzativo potrebbero infatti sfiorare quel 50 per cento dei costi oltre il quale scatta l’obbligo di una nuova gara» dichiarano i capigruppo dem nelle commissioni Trasporti e Ambiente Anthony Barbagallo e Marco Simiani. In tal senso, il tetto dei 13,5 miliardi già sfiora il limite imposto dalle norme europee. Il dubbio dei dem è che il meccanismo previsto per l’aggiornamento dei prezzi lasci troppi margini agli imprevisti. «Il governo – dicono – lega il riconoscimento dell’aggiornamento dei prezzi parametrato a quelli degli anni 2022-2023, quindi il periodo di assoluta emergenza ed eccezionalità, alla data di approvazione dell’opera da parte del Cipess. Delibera che ad oggi non ha una data certa. Continueremo quindi a riconoscere l’adeguamento dei prezzi parametrandoli ai prezzi eccezionali di questi anni senza avere un limite temporale certo? L’emendamento approvato pone il limite dei 13,5 miliardi del Def 2023. Saranno sufficienti se la delibera non dovesse essere approvata in tempi brevi?».

 Approvato poi anche il secondo emendamento dei relatori che stanzia 7 milioni di euro per finanziare le attività di promozione e comunicazione dell’opera. Un milione all’anno dal 2024 al 2030 per un piano di comunicazione che la società concessionaria, la Stretto di Messina SpA, concorderà con i Comuni di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi Sinistra, ha già bollato l’iniziativa come «propaganda». I relatori del disegno di legge nella relazione ribadiscono che si tratta di un’attività analoga a quella messa in campo per il Tunnel del Brennero e destinata al coinvolgimento della popolazione. Tra le iniziative previste due centri informativi, stand, concorsi per le scuole, visite ai cantieri, attività sui social.

«Passiamo dalle parole ai fatti: grazie all’impegno del ministro Matteo Salvini, del viceministro Edoardo Rixi, un’opera importante per tutto il Paese si va concretizzando. Avanti così» dice Domenico Furgiuele, commentando il via libera nelle commissioni Ambiente e Trasporti.

Soddisfatto anche un altro deputato calabrese, l’azzurro Francesco Cannizzaro, relatore del disegno di legge in commissione Bilancio. Cannizzaro ha incassato ieri anche il via libera a un altro dei suoi emendamenti, quello che assegna all’Autorità di Sistema portuale dello Stretto il compito di individuare i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture locali, per renderle più funzionali al Ponte.

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