Un tratto rinnovato della statale 106
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Fratelli d’Italia e Lega hanno sollecitato risposte concrete per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della strada statale 106 ionica. In discussione ci sono soprattutto i fondi che mancano, compreso la scelta di non individuare finanziamenti attraverso il Pnrr. A sollevare la questione sono stati Fratelli d’Italia e Lega.
«Necessario avviare una discussione nella prossima seduta del Consiglio affinché, la politica calabrese faccia fronte comune per chiedere al Governo nazionale di rendere prioritario il tema dell’ammodernamento della Statale 106». E’ quanto affermano, in una nota, i consiglieri regionali di Fratelli Giuseppe Neri (capogruppo), Antonio Montuoro e Luciana De Francesco.
SETTECENTO MORTI E 4 MILIARDI PER RENDERLA SICURA
«Aprire un confronto nella massima assise calabrese – proseguono Neri, Montuoro e De Francesco – risulta improrogabile, perché oltre ad affrontare una questione di sicurezza stradale, la discussione certamente offrirebbe un’occasione di approfondimento di una prospettiva strategica per l’intera infrastrutturazione della Calabria. Un lungo elenco di vittime ha drammaticamente segnato la storia della Ss 106. Dati che impongono purtroppo, ancora una volta, l’esigenza di considerare interventi mirati in Consiglio regionale. Perché è impensabile che nessuna grande opera infrastrutturale calabrese venga finanziata con il Pnrr, e dunque la riqualificazione di un’arteria fondamentale come la Ss 106, per l’intera tratta calabrese, resterebbe ancora un obiettivo da raggiungere».
«Condividiamo come gruppo consiliare Fratelli d’Italia, insieme al consigliere e assessore Fausto Orsomarso e all’assessore Filippo Pietropaolo – è detto ancora nella nota – la convinzione del Governatore Roberto Occhiuto, che, per far fronte alle criticità relative alla sicurezza stradale e alla percorribilità della 106, è indispensabile porre le condizioni affinché tutta la Statale Jonica sia progettata e realizzata come strada a due carreggiate, e dunque a quattro corsie. Ma i costi complessivi ammonterebbero a più di 4 miliardi di euro; risorse purtroppo che non saranno neanche parzialmente attingibili dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Giacomo Francesco Saccomanno, commissario regionale della Lega in Calabria, ha affermato: «Cambiano i governi, cambiano i partiti di maggioranza, cambiano i Presidenti, cambiano i Ministri, cambiano i dirigenti Anas, ma nulla è mutato. Rimane solo la vergogna di Stato di tante passerelle e nessuna soluzione concreta. Vi è una sola amara certezza: tanti giovani che hanno perso la vita per una strada maledetta».
«Ha ragione Don Francesco Carlino quando, nel celebrare i funerali di Davide e Gabriele, le ultime giovani vittime di appena 29 anni, ha tuonato contro le istituzioni, “fermate questa strage”, si tratta “di un omicidio di Stato”. Tanta solidarietà e vicinanza ai familiari per l’atroce dolore. Ma perdere tanti giovani per una strada pericolosa e denominata oramai della ‘mortè è molto significativo. Mi domando e domando alle autorità che dovrebbero controllare – sottolinea Saccomanno -: ma questa strada è a norma? Si può percorrerla? Vi sono responsabilità dei progettisti, dei direttori dei lavori, degli appaltatori, dei responsabili dell’Anas ? Perché nessuno interviene e sulle morti dopo qualche giorno cade Il silenzio?»
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