Quei 500mila euro non spesi da Calabria Verde per acquistare nuovi mezzi antincendio

COSENZA – Fa specie, osservando le fiamme distruttive in Aspromonte, apprendere che da 3 anni, Calabria Verde non riesce a spendere ben 500milia euro, per l’acquisto di pick up per l’antincendio boschivo.

I soldi ci sono, ma un contenzioso su una precedente gara d’appalto e vari altri ritardi, per la stesura di un nuovo capitolato, avrebbero fatto allungare i tempi e così, non è stato possibile acquistare una decina preziosissimi mezzi attrezzati per l’antincendio boschivo, che oggi magari potevano essere utili nella provincia di Reggio Calabria dove gli incendi divampano senza soluzione di continuità.

Già in Calabria, e al Sud in generale, fondi ne arrivano meno in proporzione al Nord Italia, ma poi è il colmo, se i soldi che ci mandano non li riusciamo a spendere.

Sul punto di strettissima attualità, per i tragici fatti del Reggino, sono intervenuti sia il consigliere regionale del Pd, Carlo Giccione, sia il commissario straordinario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva. «Una vera catastrofe e l’emergenza di questi giorni dovrebbe farci riflettere. L’Azienda Calabria Verde – afferma Guccione – pur disponendo di 500 mila euro, stanziati nel 2018 dalla Regione, non ha provveduto all’acquisto e al potenziamento dei mezzi antincendio. Tra l’altro non si comprende perché, dopo l’annullamento della gara, non si è proceduto ad avviare le procedure per l’acquisto dei pick up».

Il commissario dell’azienda forestale, Oliva dice la sua: «Sui pick up ho trovato un contenzioso per cui la gara d’appalto si è dovuta riscrivere e ora si sta definendo un nuovo capitolato. Io son arrivato a Calabria Verde nel novembre del 2020 e ho trovato una scopertura organizzativa completa. Sto riorganizzando l’azienda, ma in questi mesi ho potuto disporre di un solo dirigente. Uno solo. Sono convinto che altri 4 o 5 mezzi antincendio avrebbero aiutato, ma, comunque, con i roghi e i piromani di questi giorni la lotta è impari».