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I Comuni di Nocera Terinese, Simeri Crichi e Rosarno si preparano al voto

CATANZARO – Sono tre i centri calabresi in cui si vota, i prossimi 22 e 23 ottobre, per eleggere nuovi consigli comunali e porre fine alle gestioni commissariali dovute all’infiltrazione o condizionamento della criminalità organizzata. Nocera Terinese e Simeri Crichi in provincia di Catanzaro, Rosarno in provincia di Reggio Calabria. Ecco chi sono i candidati a sindaco nei Comuni che verranno chiamati alle urne tra un mese e quali sono gli scenari che si prospettano.

NOCERA TERINESE

Si torna alle urne dopo quasi due anni e mezzo di commissariamento. A seguito dell’inchiesta antimafia “Alibante”, ad agosto 2021 il Consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni mafiose, commissariamento prorogato poi a dicembre del 2022. Tre i candidati a sindaco per le elezioni del 22 e 23 ottobre prossimi le cui liste a sostegno sono state presentate ieri. Saverio Russo sarà sostenuto dalla lista “Liberi di Scegliere”, Antonio Macchione dalla lista “Progetto Nocera” e Sonia Rocca dalla lista “Rinascita per Nocera”.

Un appuntamento importante, dunque, per Nocera Terinese dopo che a dicembre 2022 il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, per consentire il completamento dell’opera di risanamento degli enti rispetto ai condizionamenti da parte della criminalità organizzata, deliberò la proroga di sei mesi della gestione commissariale anche di Nocera Terinese. Il commissariamento fu determinato dall’inchiesta “Alibante” della Dda scattata il 3 maggio 2021 quando finì in carcere anche il presunto boss Carmelo Bagalà.

L’inchiesta coinvolse l’allora vicesindaco (tra l’altro carabiniere) nonché consigliere comunale Francesco Cardamone (che finì ai domiciliari) e l’allora consigliere comunale di maggioranza Salvatore Grandinetti, oltre all’ex sindaco Luigi Ferlaino. Nel decreto di scioglimento del Comune di Nocera venne rilevato che «all’esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale».

ROSARNO

Dopo due anni e mezzo di commissariamento dovuto allo scioglimento per infiltrazione mafiosa dell’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Giuseppe Idà, si torna al voto anche a Rosarno.

A presentare le liste e la candidatura ufficiale a sindaco sono stati l’ex esponente socialista della corrente craxiana Cosma Ferrarini, più volte assessore e consigliere comunale, alla guida della lista civica “Rosarno Bene Comune”; l’avvocato Michele Filippo Italiano, cresciuto politicamente tra le file della sinistra rosarnese e già assessore al Bilancio e al Contenzioso dal 1994 al 2002, con la giunta Lavorato, a capo di una lista civica chiamata “Rosarno prima di tutto”; e infine il dottore Pasquale Cutrì, oggi in pensione ed ex rappresentante della Dc, anche lui più volte assessore e a capo della civica “Obiettivo Rosarno”.

SIMERI CRICHI

Sono i tre candidati sindaco nel centro del Catanzarese. Prima di tutto Luigi Talarico, con la lista “Uniti per Simeri Crichi”, già candidato nella precedente tornata, è molto conosciuto in questo territorio per essere stato anche parroco, fino al 2014 quando ha deciso di togliere l’abito talare.

C’è poi un amministratore esperto come Davide Zicchinella, con la lista “Cambiamo Simeri Crichi”, sindaco di Sellia Superiore per 15 anni, con alle spalle una lunga esperienza dovuta al suo precoce approccio con la politica; ed infine il geometra Giuseppe Canistrà, ex responsabile dell’ufficio tecnico dello stesso paese collinare con la lista “Simeri Crichi” nel cuore.

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