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UN compatto fronte azzurro si è schierato a difesa del deputato calabrese Giuseppe Mangialavori, aspirante sottosegretario nel governo Meloni in quota Forza Italia.
Il coordinatore regionale del partito di Berlusconi è finito al centro di una polemica politica e mediatica per un presunto coinvolgimento in indagini giudiziarie sulla ‘ndrangheta, benché non sia mai stato indagato, imputato o condannato in nessun processo.
CATTANEO: SOLIDARIETÀ A MANGIALAVORI
«Esprimo solidarietà a nome del Gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, al collega onorevole Giuseppe Mangialavori – dichiara in una nota il capogruppo Alessandro Cattaneo – raggiunto in queste ore da un fango mediatico che non fa bene a lui, alla sua famiglia e alla coalizione. L’onorevole Mangialavori, oltre ad essere persona perbene ed eccellente professionista, non risulta né condannato né indagato, a dimostrazione del fatto che ancora una volta l’informazione viene strumentalizzata per fini politici e di parte. Sul tema garantismo non può esserci mediazione, ma solo l’attuazione di idee e valori che per Forza Italia e per il centrodestra non sono barattabili. Siamo chiamati alla prova dei fatti: l’onorevole Mangialavori deve, per capacità, esperienza e lavoro svolto far parte di questo esecutivo».
MULÈ: MANGIALAVORI FUORI SAREBBE FINE DEL GARANTISMO
«Saremmo all’anno zero della politica se nella scelta dei sottosegretari dovesse esserci un problema, addirittura, come riportano alcuni giornali, un veto o un ‘no’, nei confronti dell’onorevole Giuseppe Mangialavori, che non è stato né condannato, né imputato, né indagato, né raggiunto da alcun avviso di garanzia per vicende legata a fatti di ‘ndrangheta o altro». Lo dichiara il vicepresidente della Camera ed esponente di Forza Italia, Giorgio Mulé, rispondendo a una domanda di Maria Latella nel corso della trasmissione “Il caffè della domenica”, in onda su Radio24.
«Mangialavori – prosegue il deputato azzurro – è uno straordinario professionista, un medico, un senologo che è alla seconda legislatura e non è mai stato sfiorato da sospetti. C’è solo una dichiarazione di un pentito che risale a cinque anni fa, ritrattata e corretta nel tempo. Questo non può e non deve essere sufficiente a far dire un ‘no’ nei suoi confronti, perché allora alzerei le mani e dichiarerei la sconfitta del fronte garantista. Se ci si fermasse davanti a una chiacchiera di un pentito senza alcun seguito giudiziario vorrebbe dire che siamo messi davvero male. Non voglio credere – conclude – né che ci sia un veto su Mangialavori, né che eventualmente non rientri fra i sottosegretari».
OCCHIUTO: MACCHINA DEL FANGO, NON C’ENTRA NULLA CON LA ‘NDRANGHETA
Duro il commento del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: «Non permetteremo che la macchina del fango, messa ancora una volta in moto a orologeria, nei giorni caldi delle decisioni legate alle ultime caselle dell’esecutivo, possa sporcare l’immagine della nostra Regione e la carriera politica senza macchia di Giuseppe Mangialavori, persona dalla specchiata onestà. Tutto ciò è inconcepibile, non è da Paese civile. La ‘ndrangheta fa schifo, l’ho detto più volte e lo ripeto con convinzione, e il nostro coordinatore regionale non c’entra nulla con il malaffare e con la ‘ndrangheta».
«Forza Italia – prosegue il governatore – alle elezioni politiche del 25 settembre ha conseguito in Calabria un risultato straordinario: il 16%, esattamente il doppio rispetto al dato nazionale. Questa percentuale è stata raggiunta grazie all’impegno dei simpatizzanti, dei militanti, e di una classe dirigente regionale di grande valore. Ci aspettiamo, dunque, che questo dato venga valorizzato dal nostro partito e che venga riconosciuto il lavoro del nostro coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, che merita di entrare nel governo guidato da Giorgia Meloni. Avere un sottosegretario per Forza Italia Calabria è il minimo sindacale».
SINDACI VIBONESI: MANGIALAVORI PERSONA SPECCHIATA
«Chi pensa di macchiare l’immagine di una persona perbene, oltre che di un professionista stimato ed un politico eccellente, rimarrà deluso. Perché la verità emerge sempre e la carriera politica dell’onorevole Giuseppe Mangialavori è lì a testimoniare che l’unico suo interesse è e resterà quello della crescita della nostra Calabria e della gente perbene che la popola». Lo afferma una quarantina di sindaci della provincia di Vibo Valentia.
«Non possiamo accettare che delle semplici chiacchiere vengano travisate e trasformate in atti di accusa pubblici nei confronti di una persona specchiata, che ha servito e continuerà a servire la sua terra, e che ci auguriamo lo possa fare da una postazione di governo – proseguono i sindaci – Non possiamo permettere che queste macchie di fango, smentite dagli atti e dai fatti, impediscano alla Calabria di avere un rappresentante all’interno del governo. Una postazione nel governo è ciò che Giuseppe Mangialavori merita e che la Calabria intera merita, come riconoscimento per un lavoro svolto da anni al servizio della comunità calabrese e vibonese.
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