Mario Oliverio
2 minuti per la letturaCOSENZA – Ancor prima della tanto attesa conferenza stampa di Mario Oliverio (l’altro ieri, annunciata per oggi, ma poi non confermata) primo scontro tra l’ex governatore dem, ritornato in campo, e Amalia Bruni, candidata governatrice scelta da Pd e M5s.
Oliverio con la sua decisione di candidarsi contro il suo partito ha spaccato ulteriormente il centrosinistra calabrese, già da anni alle prese con contrapposizioni interne.
«Scendo in campo per far capire che il Pd è ostaggio di personaggi con ambizioni personali – dichiara Oliverio al Corriere della Sera – e per qualche collocazione istituzionale. La mia è una battaglia per contrastare la deriva con cui alcuni ottusi avventurieri della politica stanno trascinando il partito democratico. Voglio rompere questa gabbia che ha reso prigioniero il Pd calabrese che rischia un processo di liquefazione. Supererò di gran lunga la soglia dell’8% – ha affermato Oliverio, molto ottimista – un sondaggio mi dà addirittura testa a testa con la candida del Pd».
Dura, nello stesso articolo, la replica di Amalia Bruni per la decisione dell’ex governatore. «Non è una scelta intelligente, dovremmo remare tutti dalla stessa parte, senza dividerci, perché così rendiamo vita facile al centrodestra che vogliamo mandare a casa. Oliverio si è assunto una grande responsabilità».
E sulle lacerazioni nella sinistra calabrese interviene ancora una volta la Sardina,Jasmine Cristallo, esponente di spicco del movimento. «C’è bisogno, ora e senza più tentennamenti, che i tre candidati si fermino. C’è ancora tempo (poco, ma c’è) per ricomporre questa drammatica frattura che consegnerà la Calabria ad Occhiuto e Spirlì» sostiene la Cristallo, facendo un ultimo e accorato appello per una riunificazione in extremis, riferendosi al Partito democratico, al neo candidato Oliverio e a Luigi de Magistris, da gennaio in corsa per la presidenza della Regione. Pure le Sardine attendono di sentire la conferenza stampa di Oliverio.
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