Luigi Incarnato
3 minuti per la letturaCOSENZA – E’ stato un incontro interlocutorio quello che si è svolto ieri all’hotel Marechiaro fra il commissario regionale Stefano Graziano e i dirigenti locali del Pd. Complice anche la giornata festiva non è che in tanti si siano scapicollati per partecipare all’iniziativa. Ormai è chiaro che i giochi si riapriranno a partire da questa mattina quando Francesco Boccia dovrebbe arrivare a Cosenza per assumere il ruolo di commissario della Federazione cosentina ma in sostanza per gestire sia la partita di Cosenza sia quella per le regionali. E’ chiaro infatti che le due elezioni sono intrecciate e che la vittoria su Cosenza potrebbe essere un buon viatico per il futuro che altrimenti appare davvero nebuloso.
GRAZIANO CERCA ORA UN CANDIDATO POLITICO E RAPPRESENTATIVO
In realtà una mezza novità c’è. I dirigenti locali sono più fiduciosi rispetto a ieri sul fatto che il Pd possa finirla di inseguire il M5s e scegliere candidati in grado di ottenere il consenso grillino. Piuttosto anche Roma pare si sia convinta a ripartire da una impostazione politica diversa, simile a quella che aveva portato all’individuazione di Irto in cui il Pd, primo partito della coalizione, si prenda la responsabilità di individuare il candidato da proporre poi ad eventuali alleati. Quello che tutti ad oggi escludono è l’eventuale mancata presentazione di liste. Alle brutte il Pd correrà da solo con un candidato di bandiera che potrebbe essere uno degli eletti. Ma stiamo parlando davvero dell’ultima spiaggia.
Per ora sul nome del candidato, ovviamente, bisogna andare con i piedi di piombo per evitare che altri no possano indebolire ancor di più una offerta politica che stenta a decollare.
Su questo ieri sono intervenuti i socialisti di Incarnato che chiedono l’apertura di un tavolo con cui definire rapidamente un programma riformista e poi individuare la persona che potrebbe incarnarla al meglio.
«Deve prevalere il buon senso. Deve prevalere la politica e, in questo contesto, si deve avviare una positiva e costruttiva interlocuzione tra tutte le forze democratiche e progressiste calabresi – continua la nota – per ricostruire un raggruppamento ampio, plurale e organizzato che possa offrire alla Calabria una proposta politica forte in vista delle elezioni regionali di autunno. Isolando, così, coloro i quali vivono questa vicenda come un gioco personale o per rendite di posizione. Le ultime vicende, ormai, hanno consacrato una condizione di estrema difficoltà che ha compromesso l’originaria impostazione politica, ispirata ai valori del riformismo, e la tenuta dell’intero centro sinistra e dei movimenti ad esso collegati. Riteniamo, quindi, necessario ed urgente, avviare un confronto di merito con tutte le forze progressiste, riformiste, civiche e democratiche, a partire dal Pd, per condividere un progetto di cambiamento della nostra Regione».
«Ci sono ancora le condizioni – conclude la segreteria regionale del Psi – per segnare una pagina di protagonismo per la Calabria e noi intendiamo lavorare senza sosta per realizzarla».
vedremo cosa accadrà nelle prossime ore che saranno decisive per il centrosinistra. Di tempo ne è rimasto davvero poco e de Magistris continua ad occupare gli spazi politici lasciati liberi dai partiti tradizionali. Roberto Occhiuto, invece, è rilassatissimo. Non ha nessuna intenzione o interesse ad accendere la campagna elettorale e ieri si è fatto ritrarre in camicia, elegantissimo come al solito, mentre pianta limoni in pieno luglio. Sarà un messaggio subliminale per gli avversari politici?
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