Maria Antonietta Ventura, candidata alla presidenza della Regione Calabria per Pd e M5S
3 minuti per la letturaCOSENZA – Maria Antonietta Ventura fa sul serio. Al punto che ieri ha sfidato l’afa romana per incontrare i leader della coalizione che la sostiene. L’imprenditrice si è vista con Giuseppe Conte a Palazzo Madama dopo che l’ex premier aveva avuto un confronto con i parlamentari calabresi. Un incontro spiazzante per molti dei dirigenti calabresi che stanno vedendo sotto i loro occhi pian pano il MoVimento trasformarsi nel partito che immagina Conte.
Così in un clima surreale ci si è messi a discutere di deleghe e assessorati, proprio come un partito qualunque. Si è filosofeggiato se, in caso di vittoria, convenisse chiedere uno strapuntino al bilancio piuttosto che all’agricoltura. L’avvocato del popolo punta ad avere tre seggiole che per il partito che sta per nascere sarebbero linfa vitale in vista delle politiche 2023.
Qualcuno ha provato a sollevare il dubbio che parlare di assessorati in assenza di liste è un po’ azzardato, ma nessuno sembra essersene preoccupato più di tanto. La parola d’ordine è allargare, coinvolgere la società civile quindi anche i tre ipotetici assessori saranno tutti esterni. Per il resto Conte ha detto che presto verrà in Calabria dove ha intenzione di sfruttare tutta la sua popolarità per trascinare l’alleanza. Nel frattempo ha deciso di affidare al deputato Riccardo Tucci il ruolo di trait d’union fra Roma e il territorio o se volete fra lui e gli attivisti. Questo nonostante Tucci si sia autosospeso (o almeno ha annunciato di farlo sui social il 29 gennaio scorso) dal MoVimento e di abbandonare la carica di coordinatore del momento elettorale calabrese. Una decisione presa per una indagine che lo vede coinvolto in una vicenda di false fatturazioni e relativa al periodo in cui Tucci non era ancora deputato.
Evidentemente Conte da buon avvocato non ha dimenticato il garantismo ma soprattutto ha voluto premiare uno dei maggiori fautori dell’accordo fra Pd e M5s: la coppia Tucci da un lato e Antonio Viscomi dall’altro erano quelli che spingevano di più per la sintesi anche quando le due parti sembravano lontanissime. Ovviamente si è parlato anche di programmi a partire da quello stilato un anno e mezzo fa che però è stato rimodulato mettendoci dentro il Pnrr.
Conte poi è volato dalla Ventura con cui si è a lungo intrattenuto su alcuni aspetti organizzativi della campagna elettorale e ha ribadito di aver tutta l’intenzione di spendersi molto in prima persona per le regionali calabresi. Rassicurazioni identiche sono venute da Enrico Letta. L’entourage della Ventura si è detto molto soddisfatto di questa trasferta romana e pronto a partire in maniera operativa già da lunedì prossimo. Sente la vicinanza dei big nazionali la candidata.
Sì, perchè le amministrative saranno un test anche per l’alleanza Pd-M5s: oltre alle città, il leader dem Letta punta molto sulla Calabria: «Andrò i primi giorni di luglio. Cercheremo di vedere qual è la modalità migliore per cambiare pagina». «E’ stato abbastanza naturale, quando si è dovuto fare un ragionamento sulla Calabria, pensare a una figura come quella di Maria Antonietta Ventura. So che può fare un grande lavoro in Calabria», ha detto poi Letta, intervenendo al «Coordinamento Nazionale della Conferenza delle Democratiche». «Non parlo di fatti simbolici» ha aggiunto riferendosi alla scelta di una donna candidata «ma di qualcosa che sta entrando nella vita del nostro partito».
Il tempo in fondo per ricucire gli strappi ancora c’è visto che si voterà fra tre mesi pieni.
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