Salvini, Spirlì, Occhiuto e Tajani alla Convention
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Tajani: «Il Centrodestra unito e coeso ha scelto in Occhiuto il proprio candidato»
- 2 Salvini: «La Calabria ha bisogno di una squadra»
- 3 Meloni: «Con Jole e Spirlì si è dimostrato che il centrodestra è capace di governare»
- 4 Berlusconi: «Roberto è il nostro candidato con un grande amore per la sua terra»
- 5 Spirlì: «Siamo qui per prendere il mare aperto»
- 6 Occhiuto: «Il centrodestra è unito ed è squadra di governo»
Un minuto di silenzio in memoria di Jole Santelli.
Parte così la convention per celebrare la candidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale previste nel prossimo autunno.
Presenti all’incontro, tra gli altri, Antonio Tajani, coordinatore unico nazionale di Forza Italia, e Matteo Salvini, segretario della Lega, Mentre Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è collegata da remoto in video conferenza così come Silvio Berlusconi in un collegamento inizialmente non previsto.
Tajani: «Il Centrodestra unito e coeso ha scelto in Occhiuto il proprio candidato»
Ad esordire è Antonio Tajani che ricorda quando in questa sala si festeggiò la vittoria di Jole Santelli per poi ribadire che «il Centrodestra unito e coeso ha scelto in Occhiuto il candidato. Voglio ringraziare Nino Spirlì per aver raccolto il suo testimone. Ha ben governato – sostiene Tajani – è giusto che sia al fianco di Roberto per altri 5 anni».
Riguardo Occhiuto, poi, Tajani lo ha descritto come «uomo di grande esperienza nonostante la giovane età. La sua esperienza di Roma fondamentale per l’utilizzo dei fondi del Recovery», e rispetto alla politica nazionale ha aggiunto: «il Centrodestra di governo è stato fondamentale per il cambio di passo con il governo Draghi» mentre va rimarcata l’esigenza di realizzare «infrastrutture anche digitali per risollevare il Sud e, tra queste, il ponte sullo Stretto indispensabile per l’alta velocità e attraversare la Calabria e portare i turisti».
Insomma per Tajani «serve una visione non è solo una somma di voti. Abbiamo una visione a Roma come in Calabria. Occhiuto governerà bene avrà al suo fianco tutta la coalizione».
Salvini: «La Calabria ha bisogno di una squadra»
«Oggi è una bella giornata, il tempo è galantuomo l’obbligo delle mascherine via, lo chiediamo da tempo finalmente c’è arrivato il CTS. Dl Zan lo contestiamo da tempo finalmente anche il Santo Padre lo ha confermato. Il PD perde tempo a criticare i calciatori che non si inginocchiano».
Esordisce così Matteo Salvini per poi passare a temi più fortemente calabresi e rimarcare come «la Calabria non ha bisogno di un uomo ma di una squadra. L’acqua dei calabresi da pochi giorni è tornata nelle mani dei calabresi, penso alla SS 106 Strada della morte, alla fine del commissariamento della sanità».
Il leader della Lega ha poi voluto ringraziare «Nino (Spirlì ndr) per la visita di ieri alle famiglie dei bimbi autistici che grazie alla Regione hanno avuto risposte», per poi aggiungere l’opportunità di usare il «Bonus 110 per abbattere le barriere architettoniche» e tessere le lodi del mare calabrese «meglio della Grecia».
L’appello di Salvini è «ad un voto di orgoglio non solo dell’1,5 milioni di residenti in Calabria ma anche dei 5 milioni che vivono nel mondo orgogliosi della loro terra ma obbligato dalla mala politica ad andare via. Questa è l’immigrazione che ci interessa e sulla quale lavoreremo» perché «Abbiamo bisogno di turisti non dei barchini e dei barconi».
Tornando all’aspetto più politico, Salvini ha ribadito che «c’è l’idea del centrodestra compatto federato che serve all’Italia per ripartire, non mancheranno le occasioni per dimostrare questa compattezza in parlamento per aiutare Draghi nella riforma della Pubblica Amministrazione», mentre «da luglio saremo poi in tutte le piazze per i referendum sulla giustizia».
Meloni: «Con Jole e Spirlì si è dimostrato che il centrodestra è capace di governare»
«Non sono riuscita a esserci fisicamente ma ci saranno tante altre occasioni per guardarci negli occhi e fare politica come ci piace fare».
Queste le parole d’esordio di Giorgia Meloni che ha subito fatto il proprio «in bocca al lupo a tutti, Spirlì, Occhiuto siamo pronti a finire il lavoro che in questo mesi abbiamo portato avanti con risultati che sono sotto gli occhi di tutti».
«A Jole voglio dire – ha proseguito – che lavoreremo affinché lei sia orgogliosa di noi. Con Jole e Spirli si è dimostrato come il governo di centrodestra è capace di governare in attesa che in Italia venga ristabilita la democrazia».
Rispetto al candidato presidente, poi, la Meloni ha elogiato l’esponente politico rimarcando che «non devo presentare Roberto e la sua esperienza. Ho avuto molto di apprezzarlo per l’amore verso la sua terra», mentre per l’azione politica del centrodestra evidenzia la necessità di «partire dalle specificità della Calabria per dare lavoro e benessere, liberare questa terra dalla mafia e una politica che non mira alla dignità del lavoro ma da una paghetta che li lega alla politica».
Una parola la leader di Fratelli d’Italia l’ha riservata anche ai «rappresentanti in giunta e in consiglio del mio partito. Soprattutto sul lavoro e attività produttive. La Calabria prima per fondo a sostenere le attività produttive e per velocità di erogazione di questi fondi. Si può fare. Così come si può fare una programmazione sul turismo come ha fatto Orsomarso con Calabria straordinaria», per il rilancio «dobbiamo puntare all’identità in in mondo che ci vuole omologato».
Anche la Meloni ha puntato su una «grande battaglia sulle infrastrutture. I parametri per le ridistribuzione dei fondi va cambiato» mentre sulla sanità, dopo aver denunciato «il balletto dei commissari» definito «indegno», l’esponente politica ha aggiunto «fra le proposte al comandante generale GDF c’è quello di fare chiarezza sui bilanci. Basta interessi opachi di chi ha preso i soldi che servivano a curare i calabresi per gettarli in un buco nero. È paradossale che i medici fuori siano tutti calabresi».
Berlusconi: «Roberto è il nostro candidato con un grande amore per la sua terra»
«Non sono con voi ma verrò presto a dare il mio contributo. Un anno fa sono stato nella stupenda Tropea. Ho chiesto a Roberto di invitarmi in altre città sarò presente».
È un Silvio Berlusconi pronto a scendere in campo in prima persona quello che, in collegamento da remoto, porge il suo saluto alla platea convocata per presentare la candidatura di Roberto Occhiuto.
«Giornata bellissima se non fosse che andiamo a votare per la scomparsa prematura della nostra Jole che aveva trovato una situazione drammatica, una arretratezza endemica, i vagoni dei treni hanno oltre trent’anni, i rifiuti al 40 per cento finiscono in discarica per assenza di impianti, il più alto tasso di emigrazione soprattutto dei giovani».
Passando ad Occhiuto, Berlusconi ha detto di lui: «Roberto è il nostro candidato, eccellente imprenditore amministratore di grande passione, oggi è il nostro bravissimo capogruppo alla Camera ruolo ambitissimo, solo in uomo con un grande amore per la sua terra poteva accettare di lasciarlo per tuffarsi in una campagna elettorale».
Rispetto alla Calabria, Berlusconi ha riconosciuto come «la Calabria ha potenzialità e grazie ai soldi del Recovery potremmo finalmente creare le condizioni necessarie nei sviluppo. Niente tasse per chi assume, e poi dobbiamo essere competitivi con le altre regioni d’Europa grazie alle infrastrutture digitali».
Il Rapporto Bankitalia «dimostra – ha proseguito il leader di Forza Italia – che turismo agricoltura se sviluppate potranno dare lavoro a tantissime persone», Inoltre, «l’offerta sanitaria deve tornare ad essere gestita dai calabresi non da commissari improbabili.
Subito siamo andati su Roberto persona giusta per fare con Nino un grande lavoro. Uniti batteremo una sinistra che non ha idee, vuole mettere la patrimoniale e si presenta divisa in 4. Da qui al 2023 unico partito di centrodestra partito repubblicano stile americano dove la destra e i moderati siano rappresentati e si chiamerà il centrodestra italiano. Il virus cambierà il sistema dei partiti e la spinta all’unità partirà dalla Calabria»
Spirlì: «Siamo qui per prendere il mare aperto»
Un breve passaggio anche dal presidente f.f. della Regione, nonché candidato vicepresidente Nino Spirlì il quale, a sua volta, ha ricordato Jole Santelli: «Troverà una nave che sta veleggiando con una bandiera alta che ha il volto di Jole, per poi aggiungere «la giunta che ha scelto ha continuato a portare questa nave su mari tempestoso. Un anno in cui al lutto si è unita una sciagura che non ha uguali nella storia della umanità. Lo abbiamo fatto a dispetto di redazioni che si erano appostate davanti gli ospedali davanti i nostri uffici per filmare magari cadaveri come sul fiume Gange. Invece, la nostra sanità, in maniera domestica magari, ha dato risposte».
Sui vaccini: «Abbiamo risalito la china, effettuato vaccinazione in linea con il resto del Paese. Abbiamo consegnato purtroppo tanti calabresi al virus ma non troppi. Siamo qui per prendere, Roberto comandante e io al tuo fianco, il mare aperto. Sul tavolo di lavoro ci sono tante cose porto Sorical l’agricoltura in mano a Gallo che ne ha fatto una perla, turismo con Orsomarso, lavori pubblici con Catalfamo».
Occhiuto: «Il centrodestra è unito ed è squadra di governo»
«Intervengo spesso alla Camera, ma oggi sono emozionato. Grazie a Silvio e a tutti che mi hanno aiutato anche in questi mesi nel ruolo di capogruppo e ora mi hanno aiutato in questa candidatura: Il centrodestra è unito ed è squadra di governo. Un ringraziamento speciale a Spirli che ha governato la regione in questi mesi difficile».
Nel rispetto anche della richiesta della famiglia, poi, Occhiuto ha aggiunto che «dopo l’evento, Santelli non deve essere utilizzata per la campagna elettorale, appartiene a tutti i calabresi. In questo mesi si è dimostrato come la Calabria potesse mostrarsi al resto d’Italia come grande regione con problemi ma con una classe dirigente adeguata».
Un secco «No ai voti della ‘ndrangheta ci fate schifo abbiamo idee e forza non ne abbiamo bisogno» anche perché «vogliamo dimostrare che c’è una bella Calabria, pulita onesta e i suoi cittadini non devono essere additati fuori».
Per Occhiuto «la Calabria non è ingovernabile e questa sfida è quella più entusiasmante per chi è nato in questa terra. Partiremo – ha annunciato – dalla sanità e fin quando non si deciderà vogliamo commissari che capiscano di sanità. Abbiamo avuto poliziotti, generali. Basta o ci risanate la sanità o mandate gente esperte che assicuri a chi va in ospedale la possibilità di essere curato allo stesso modo».
Occhiuto ha ricordato come «qualche anno fa c’erano 42 ospedali per due milioni di abitanti. Troppi la sanità era solo ospedaliera, si chiusero. Forse si poteva fare meglio ma l’errore non fu questo ma di non investire i soldi risparmiati sul territorio».
Da questo punto di vista Occhiuto ha riconosciuto la bontà della richiesta di Spirlì circa il debito sanitario: «Ha fatto bene Spirli a mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità», per poi aggiungere: «Ho fatto approvare un emendamento per l’anticipazione da Cassa depositi e prestiti con tassi d’interesse dei BTP a 5 anni. Oggi paghiamo interessi altissimi, azzerare il debito e renderlo sostenibile per pagarlo in 30 anni».
Per Occhiuto «va fatto subito l’accertamento del debito. Il primo atto del nuovo governo regionale sarà di mettersi a disposizione della ragioneria generale dello stato e della GDF per accertare questo debito».
Per quanto attiene al turismo, invece, «dobbiamo usare le nostre aderenze e il centrodestra compatto per ripartire non voglio vedere giovani che vanno via, imprenditori che hanno la sede legale fuori perché averla a Reggio o Taurianova non fa brand. Dimostriamo quello di cui i calabresi sono capaci che c’è una Calabria che non ti aspetti. Non lasciatemi solo»
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