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Jasmine Cristallo

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CATANZARO – Le polemiche interne alla coalizione di centrosinistra per l’individuazione del candidato alla presidenza della Regione Calabria non sono state accolte favorevolmente dalla portavoce nazionale delle Sardine, la catanzarese Jasmine Cristallo.

Al centro della discussione le ultime ore di dichiarazioni da parte dei vertici nazionali: prima la presa di posizione di Giuseppe Conte per il Movimento 5 Stelle che ha parlato di un «fronte ampio per la Calabria» (LEGGI), quindi la replica di parlamentari e consiglieri regionali del Pd che hanno rivendicato l’indicazione dei democratici per il candidato, infine la “sponda” del Nazareno che ha confermato la leadership del Pd e l’ipotesi di individuare una donna per la candidatura a presidente.

Proprio quest’ultimo aspetto ha scatenato l’intervento di Cristallo: «In queste ore complicate per la Calabria, ore di guerra a colpi di comunicati stampa e mirabolanti ricostruzioni giornalistiche figlie di una regia che vorrebbe essere occulta ma tanto occulta non è, si fa sempre più insistente la voce che il Pd sarebbe impegnato ad individuare una “figura femminile” per la presidenza della Regione. Un totonomi svilente che ha lambito anche me e mi ha costretta ad una pubblica smentita».

Secondo la portavoce nazionale delle Sardine, «per quanto, da donna e da femminista, riconosca la necessità di porre al centro del dibattito e della politica la questione di genere, mi indigna molto che lo si stia facendo all’ultimo minuto e senza tenere conto della particolarità della questione calabrese. Non è questo il momento di avventurarsi in operazioni che, fatte così, sono solo di facciata e che usano la questione femminile come “foglia di fico” per tentare di nascondere le conflittualità interne al Pd. La questione di genere – ha aggiunto Cristallo – non può divenire strumento ‘riparativo’ in lotte tribali tra maschi, né tra correnti».

Le Sardine ritengono, invece, che sia «il momento della responsabilità e del coraggio di individuare un profilo civico all’altezza della delicatissima situazione. Il ricorso strumentale alla valorizzazione della componente femminile va respinto con forza».

E se le Sardine hanno respinto il metodo attuato nel centrosinistra, a chiudere ogni ipotesi di candidatura (LEGGI) è l’editore Florindo Rubbettino, più volte indicato, anche in passato, come possibile guida della coalizione.

L’immagine, dunque, è di una coalizione imbrigliata dalle correnti interne ai partiti, specie quelle del Pd, e con difficoltà di comunicazione tra alleati, considerato che ad ogni dichiarazione di un gruppo o partito corrisponde una reazione, quasi sempre rigida, da parte degli alleati.

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