Enrico Letta, segretario nazionale del Pd
2 minuti per la letturaCOSENZA – E’ ancora in stand by la questione della candidatura del centrosinistra alla presidenza della regione Calabria dopo il passo indietro di Nicola Irto. La questione è sul tavolo di Enrico Letta e Giuseppe Conte e di un incontro o di un vertice via Zoom che, spiegano fonti locali dei due partiti, dovrebbe tenersi a breve, anche «tra oggi e domani».
Proprio questa mattina, sul Corriere della Sera, in un’intervista, lo stesso Enrico Letta ha ribadito ha confermato «di voler aprire un cantiere e discutere dell’alleanza per le politiche, ognuno a partire dalla sua identità. La Calabria? Vedremo nei prossimi giorni, una soluzione la troveremo».
Intanto continua la girandola di nomi e continuano i contatti a livello locale soprattutto all’interno del Pd, dove i dirigenti sarebbero in particolare subbuglio. L’annunciata riunione di ieri con il commissario regionale Stefano Graziano e il responsabile Enti Locali Francesco Boccia è saltata, dopo che quella di due giorni fa era stata disertata da diversi dirigenti calabresi.
In quell’occasione Graziano aveva rimesso il mandato a Boccia, che ha respinto le dimissioni e rinnovato la fiducia al commissario e al suo lavoro unitario riconosciuto da tutti gli esponenti locali. «C’è da ricompattare il partito e il rapporto con i dirigenti locali», si spiega dal Pd calabrese.
Tra i nodi da sciogliere c’è anche quello per la scelta del candidato sindaco alle prossime comunali a Cosenza. Un dossier che si è complicato dopo il post con cui Anna Falcone, tra i partecipanti al tavolo cittadino del centrosinistra, ha detto no all’alleanza con quelli che ha definito “partiti personali” e “clientelari.” Il nome della Falcone era circolato ieri come possibile candidata di un fronte unitario capace di comprendere anche M5s e Pd. «Ma nessuno glielo aveva chiesto», trapela oggi dal Pd calabrese.
In questo contesto continuano a circolari diversi nomi di possibili candidati. Lo schema cui si sta lavorando in queste ore, comunque, resta quello di un candidato civico capace di fare da collante per uno schieramento il più ampio possibile. Una donna sarebbe meglio. Per questo, andidati di parte come i deputati Antonio Visconi (Pd) o Carmelo Misiti al momento restano sullo sfondo. Tra i nomi che circolano ci sono quelli dell’editore Florindo Rubettino, del re delle cravatte Maurizio Talarico, di Carmine Donzelli e del filosofo Nuccio Ordine e della leader delle Sardine Jasmine Cristallo la quale ieri ha nettamente smentito.
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