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Francesco Boccia e Stefano Graziano

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IL Partito democratico tira le somme al termine della visita del responsabile degli Enti locali del partito Francesco Boccia e lo fa con un incontro pubblico con la stampa presieduto dallo stesso Boccia e dal commissario regionale del partito Stefano Graziano in cui Boccia sgombra il campo da dubbi: «La proposta è stata all’unanimità Irto candidato e leader naturale del PD e centrosinistra calabrese»

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«Due giorni di incontri fitti – ha esordito Graziano – che ci hanno permesso di avere un quadro più chiaro. Dopo la notizia di Tansi l’io non supera il noi e noi vogliamo essere una forza seria, unitaria e riformista e non populista e che non fornisce soluzioni».

Non manca uno sguarda all’avversario e ai possibili alleati: «Dall’altra parte c’è un centrodestra confusionario che non porta soluzioni», mentre «ieri l’apertura del presidente Conte è stata positiva ovviamente dobbiamo fare tutti uno sforzo in più, vogliamo le primarie con un coinvolgimento dal basso su alcuni temi fondamentali come sanità infrastrutture, c’è bisogno di fare grandi approfondimenti».

Graziano, inoltre, ha voluto evidenziare come il gruppo dirigente nazionale sia «attento ai temi della Calabria da oggi inizia un percorso nuovo, diverso, soprattutto è iniziato a gennaio candidando Nicola Irto e quando dieci giorni fa ha letto la proposta di Dalila Nesci si è messo a disposizione».

Dal canto suo Francesco Boccia ha riconosciuto a Graziano di aver fatto «un lavoro complesso pieno di ostacoli anche inaspettati», per poi ricordare «la scomparsa di Jole Santelli avversario politico rispettato è stata una tragedia».

Passando a temi più specifici, Boccia ha evidenziato che «se c’è un danno dopo 15 mesi di pandemia è l’acuirsi delle diseguaglianze. In Calabria in particolare. Fare l’amministratore è complicato».

Proprio per questa ragione l’ex ministro ha voluto «ringraziare Irto che ha vissuto in prima linea questo anno e mezzo con una gestione disastrosa della regione. Se non fosse stato per il suo urlo legittimo dei giorni scorsi molte cose non sarebbero state chiare. Per il lavoro fatto in questi ultimi mesi, caratterizzato dal noi. Qui nessuno ha mai pensato a se stesso. Il tandem dimostra che la politica dell’io non porta da nessuna parte. Facciamo nostro il manifesto pubblicato il primo maggio dai sindacati, le loro battaglie saranno le nostre a partire da quella della sicurezza sul lavoro rispetto alle quali la regione è sorda. I sindacati da tempo chiedono di essere ascoltati inutilmente».

Quindi bisognerà ripartire «da una Calabria sicura con legalità e lavoro e una classe dirigente che non ha paura di costituirsi parte civile contro chi depreda la Calabria. Sarà un punto dirimente».

Andando al nodo della sua venuta in Calabria, poi, Boccia assicura che «per noi la Calabria viene prima di tutto e il candidato sarà scelto dai calabresi. Io ho incontrato non solo la politica ma anche le parti sociali»

Riguardo al candidato, Boccia ha chiesto «al PD di fare una proposta unanime ad eccezione di Art 1 abbiamo chiesto a Irto di rappresentare la Calabria al tavolo romano insieme a Letta. La richiesta è riavviare il confronto al tavolo nazionale. La proposta è stata all’unanimità Irto candidato e leader naturale del PD e centrosinistra calabrese».

Rispetto alle primarie «riteniamo che siano lo strumento migliore perché producono una vera partecipazione», mentre sull’allargamento della coalizione «ho sempre lavorato per allargare la coalizione con ago e filo. Mi appello a chi è fuori da questa perimetro. Fuori da qui c’è solo la destra».

Con riferimento alla candidatura di Ernesto Magorno (LEGGI), Boccia precisa che «sarebbe più onesto intellettualmente se dicesse che è alleato della destra perché i calabresi meritano la verità. Questo lavoro lo faremo e chiederemo a Irto di farlo. A Luigi De Magistris chiedo di abbandonare l’io che porta a disastri. Non accettiamo lezioni di moralità da nessuno. Oggi il centrosinistra è unito ovunque e lo sarà anche in Calabria».

L’ultimo pensiero, infine, Boccia l’ha riservato a Pippo Callipo, candidato del centrosinistra alle elezioni del 2020: «Fatemi ringraziare Callipo che è stato generoso e noi non l’abbiamo dimenticato. C’è un pezzo della società civile che vuole mettersi in gioco ed è importante».

In chiusura la promessa: «Tornerò in Calabria per assicurarmi liste pulite».

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