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Il vice presidente dei deputati di Forza Italia, Roberto Occhiuto

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ROMA – «E’ grave che Forza Italia non difenda i suoi candidati: se non appoggia le sue figure apicali, allora cosa accadrà al resto dei suoi dirigenti?».

Lo afferma all’Ansa, Roberto Occhiuto, vice presidente vicario dei deputati di Forza Italia, commentando notizie di stampa secondo cui il veto della Lega sul nome suo e del fratello Mario sarebbe passato al vertice del centrodestra.

Una storia su Intasgram pubblicata da Francesca Pascale, a Milano, con Jole Santelli riconoscibile sullo sfondo

A chi gli chiede se fosse pronto a lasciare Fi, Occhiuto replica: «Aspetto di vedere il candidato che ancora non c’è, poi deciderò il da farsi».

«Se è vero che c’è un veto della Lega sulla candidatura di mio fratello – ha aggiunto Occhiuto – credo che sia del tutto pretestuoso e inaccettabile: tantissimi amministratori locali sono sotto processo, lui no. Quanto a me, sia chiaro che se dovessi scegliere tra il cognome e l’appartenenza politica, ovviamente sceglierei il cognome».

Questa mattina intanto riunione ristretta dei collaboratori più vicini a Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e fratello di Roberto, ormai pronto a spaccare il centrodestra e candidarsi con liste autonome se la Santelli, vice sindaco di Cosenza, non dovesse ritirare la disponibilità alla candidatura.

«L’idea è quella di rivendicare l’autonomia dei territori contro le alchimie dei partiti che badano ad interessi che nulla c’entrano con la Calabria. Soprattutto quando fra questi partiti – dicono dall’entourage del sindaco di Cosenza – c’è la Lega di Salvini che dopo aver depredato il Mezzogiorno di risorse adesso vuole anche imporre ai calabresi le scelte politiche. Il gruppo Occhiuto è già al lavoro, lo era da tempo per la verità per raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle liste».

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