L'assessore Sandra Savaglio
3 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Malgrado la garanzie dell’assessore alla cultura Sandra Savaglio sull’apertura di tutte le scuole calabresi al 24 settembre (LEGGI) la dura realtà vede numerosi comuni andare in direzione contraria a causa dei tempi ristretti per effettuare le sanificazioni ma anche per via dei ritardi nel reperimento di nuovi locali per ottemperare alle disposizioni anti-covid.
Con propria ordinanza, infatti, il comune di Reggio Calabria, guidato dal sindaco uscente e ricandidato Giuseppe Falcomatà, ha disposto la riapertura delle scuole della città dello Stretto a partire dal 28 settembre 2020 al fine di predisporre tutti gli interventi necessari per «la salvaguardia della salute degli alunni e per consentire agli operatori scolastici lo svolgimento di tutte le attività di pulizia e di sistemazione degli arredi necessarie per un corretto ed ordinato avvio dell’anno scolastico», aggiungendo di ritenere necessario «estendere il dispositivo anche alle scuole non sede di seggio elettorale in considerazione del fatto che le operazioni di disinfezione e sanificazione impegneranno notevolmente tutto il personale preposto con il rischio che anche in tali scuole possano rendersi necessari tempi più lunghi».
Analoga decisione da parte del sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, anche se in questo caso le motivazioni sono leggermente diverse in quanto, oltre ai tempi richiesti per la sanificazione, risiedono anche nella considerazione che «l’evolversi della situazione epidemiologica da Covid19 impone una capillare organizzazione per consentire l’avvio delle attività scolastiche in assoluta sicurezza, per cui una finestra temporale ulteriore, per quanto breve, consentirebbe ai dirigenti scolastici una migliore gestione della organizzazione logistica programmata». Che tradotto significa “non siamo ancora pronti”.
Del resto «i plessi scolastici presenti sul territorio erano, già, in tempi non condizionati dalla pandemia, insufficienti a contenere le richieste degli studenti di Montalto Uffugo e dei comuni viciniori e pertanto si era già fatto ricorso, negli anni, a continue risistemazioni degli spazi scolastici e alla conduzione in locazione di altri immobili al fine di garantire agli studenti il diritto allo studio», senza contare che «la disponibilità di tutti tali immobili, comunali e non, alla luce del distanziamento sociale da rispettare, sono divenuti insufficienti» e «pertanto il Comune di Montalto Uffugo è stato costretto a ricercare, previa pubblicazione di apposita manifestazione di interesse, ulteriori immobili per ospitare gli studenti ed avviare regolarmente la stagione scolastica 2020/2021». Il che comporta la necessità di più tempo per essere pronti.
Sull’argomento, poi, è intervenuto anche Graziano Di Natale, segretario questore del Consiglio Regionale, che ha riportato in ballo la proposta di riaprire tutti gli istituti il 28 settembre (LEGGI).
Graziano, «dopo i comuni di Aprigliano, Castiglione Cosentino, Luzzi, Santo Stefano di Rogliano, Pietrafitta e Diamante», invita «gli altri Sindaci a seguire l’indirizzo di posticipare l’apertura delle scuole per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi». L’esponente politico si dice «contento che la mia proposta trovi consensi tra gli amministratori locali. Dispiace solo che la giunta regionale e l’assessore alla cultura non abbiamo tenuto conto di quanto stia accadendo dalle nostre latitudini. Credo – conclude – che il consiglio Regionale della Calabria sia stato umiliato nella sua funzione di indirizzo. Ancora grazie ai tanti Sindaci».
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