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L'assessore regionale Sandra Savaglio (la prima a destra) durante il Tavolo tecnico sul prossimo anno scolastico

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CATANZARO – Alla Cittadella regionale si è svolto un confronto sul riavvio dell’anno scolastico. Voluto dall’assessore all’istruzione della Regione Calabria, Sandra Savaglio, il Tavolo tecnico ha chiamato a raccolta i presidenti delle cinque province calabresi, i dirigenti scolastici e i docenti rappresentanti delle maggiori sigle sindacali di categoria, oltre al presidente di ANCI Calabria. Presente tra i relatori, il direttore dell’USR Maria Rita Calvosa. A coordinare i lavori, la dirigente del settore istruzione Anna Perani che ha subito chiarito i temi oggetto della riunione: conoscere gli esiti del monitoraggio che le conferenze di servizio, richieste dal Ministero, dovrebbero aver già effettuato nei vari Comuni allo scopo di raccogliere tutte le possibili richieste e criticità presenti sulla rete scolastica. La Regione chiede in pratica cosa possa fare per riempire i vuoti lasciati dall’emergenza COVID.

«È il momento utile per risollevare le sorti degli istituti scolastici, alcuni dei quali, versano in condizioni difficili da anni – dichiara in apertura l’assessore Savaglio – la semplificazione burocratica, avviata dal Governo, ci aiuterà – si spera – a raggiungere più scuole possibili. Personalmente, credo anche che gli esempi più virtuosi vadano premiati in qualche modo e chiedo a tutti gli attori coinvolti al tavolo di comunicare tra loro e con noi Enti. Siamo qui per ascoltarvi e trovare insieme delle soluzioni che ci portino a settembre a riaprire la scuola in presenza e in sicurezza».

Prima di cedere la parola ai presidenti di Provincia, il direttore USR Maria Rita Calvosa, ha chiarito che bisogna completare al più presto le tabelle sull’organico delle scuole: «Il prossimo 31 luglio dovrò depositare al Ministero i dati definitivi per la proposta di organico. Se i dati non saranno comunicati entro quella data – spiega – salterà l’organico aggiuntivo: personale docente, ATA e anche assistenti tecnici per eventuale ritorno alla didattica a distanza. Quello che chiedo, inoltre, è che i dirigenti, nell’individuare spazi e soluzioni utili al distanziamento, procedano prima di tutto ad ottimizzare i locali all’interno dei propri edifici scolastici e che gli istituti cedano le aule vuote o sottoutilizzate a chi ne ha necessità; soltanto dopo comunichino all’ente locale di riferimento l’esigenza di eventuali spazi aggiuntivi. Dobbiamo essere pronti per la data di apertura (14 settembre, proposta dal Ministero n.d.r.) – precisa ancora la Calvosa – e garantire ai ragazzi di rientrare a scuola in presenza. Non farlo significherebbe un’enorme ricaduta sulle famiglie. Qualsiasi ritardo ricadrà sulle singole realtà sociali».

Molti tra i presenti, hanno espresso preoccupazione sul generale ritardo nell’organizzazione logistica, tra questi anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo che sottolinea anche l’importanza di implementare la rete dei trasporti, una questione su cui ritorna anche il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci: «C’è urgente bisogno di rimettere mano al piano regionale dei trasporti che due anni fa da 21 milioni di km, è passato a 14 milioni di km». L’inadeguatezza dei mezzi di trasporto è stata rimarcata anche dai rappresentanti delle varie sigle sindacali e dal presidente ANCI, Francesco Candia. Quest’ultimo ha riferito, inoltre, che Conferenze di servizio richieste dal Ministero, in realtà, si sono svolte solo nei grandi Comuni e che molti sindaci chiedono di riaprire le scuole il 28 settembre perché, tra lavori di adeguamento sismico e difficoltà a reperire gli spazi utili al distanziamento, temono di non poter essere pronti.

Presente anche la Protezione Civile della Regione, che ha escluso l’utilizzo – proposta avanzata da alcuni presenti – di tensostrutture in dotazione alla stessa Prociv, assolutamente inadeguate allo scopo.

Ha chiuso i lavori Antonio Belcastro, delegato della presidente Santelli, per la gestione dell’emergenza Covid 19: «A tutti i docenti si chiederà, una settimana prima dell’inizio della scuola, di sottoporsi ai test sierologici, in modo da poter fare uno screening in tutta la Regione. Il test non è obbligatorio, ma ci si auspica che la percentuale dei docenti calabresi che vorrà sottoporsi al test sia alta. L’idea è quella di effettuare il test direttamente presso le scuole».

Presto, un protocollo sanitario generale stilato tra Dipartimento salute della Regione Calabria, assessorato regionale Istruzione e USR, con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori fragili.

Il prossimo appuntamento annunciato dall’assessorato guidato da Sandra Savaglio è con i sindaci.

«Collaborare e comunicare in modo diretto le esigenze tra Istituzioni a diverso livello e tra tutte le professionalità coinvolte sulla questione prioritaria della Scuola – ha concluso soddisfatto l’assessore Savaglio – renderà possibile arrivare alla soluzione migliore. Il governo regionale offre spazio e ascolto per chiunque abbia proposte valide per tutti con l’obiettivo di arrivare pronti al prossimo 14 settembre, data da me auspicata per la riapertura».

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