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Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

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Tre di Forza Italia, due per Fratelli d’Italia, uno per la Lega più la presidenza del Consiglio (che dovrebbe andare a Mancuso). Zero tituli per i “cespugli” Udc, “Forza Azzurri” e “Coraggio Italia”.

Nella tarda serata di ieri, poco prima delle 23, Roberto Occhiuto ha varato la sua giunta. «Avevo promesso di varare il governo regionale nei tempi previsti dallo Statuto – ha dichiarato in una nota stampa lo stesso Occhiuto – appena dieci giorni dopo la mia proclamazione a presidente, e l’ho fatto.  Rompendo, peraltro, una consuetudine di lungaggini e trattative travagliate».

Dire che sia stato facile però non sarebbe propriamente esatto, tant’è che il varo è avvenuto in zona Cesarini rispetto al termine previsto dallo statuto, che lo ricordiamo non è perentorio, che scadeva alla mezzanotte di ieri.

I boatos della vigilia raccontano di pranzi alla Cittadella, trattative serrate sull’asse Calabria-Milano, con Giuseppe Mangialavori che era ospite a Milano del Cavaliere per un incontro con i coordinatori regionali di Forza Italia e che poi ha dovuto fare gli straordinari incontrando anche Matteo Salvini.

Si perché quando la Lega ha capito che Fratelli d’Italia aveva spuntato due postazioni, ha puntato i piedi chiedendo uguale trattamento visto l’eguale numero di consiglieri regionali. Occhiuto ha dovuto fare di necessità virtù e dopo aver inutilmente chiesto a Coraggio Italia e Udc di indicare un tecnico donna e possibilmente del Reggino, di fronte al loro rifiuto ha tirato dritto per la sua strada.

La nuova giunta è così composta. La vicepresidenza sarà di Giusi Princi, reggina, cugina del deputato forzista Francesco Cannizzaro. Dal 2010 dirige il Liceo Scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria; l’Istituto, divenuto un modello di eccellenza nella didattica innovativa, è stato individuato quale riferimento nazionale per la sperimentazione nazionale dei Licei biomedici da lei stessa ideata e strutturata, nonché per le buone pratiche nell’ambito della legalità, come attestato dal prestigioso riconoscimento ottenuto nel 2017 con la Medaglia conferita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A lei anche le deleghe Istruzione, università, ricerca lavoro e formazione professionale; Bilancio, Azioni di sviluppo per la città Metropolitana di Reggio Calabria. Perdiamo quindi Nino Spirlì, come era prevedibile viste le ultime esternazioni di Occhiuto sulla perdita di circa 200 milioni per fronteggiare il Covid.

Conoscendo l’ironia del facente funzione non ne farà un dramma. In fondo in campagna elettorale a Cosenza, dal palco, aveva dichiarato «Io sono a disposizione, in qualunque ruolo. Qualcosa la so fare, mal che vada mi metto in cucina…»

Per la Lega c’è la conferma però di Tilde Minasi, anche lei reggina, consigliere uscente e non rieletta, che avrà la delega alle Politiche sociali. Al Carroccio andrà anche la presidenza del Consiglio, che dovrebbe toccare al catanzarese Filippo Mancuso.

Tornando a Forza Italia gli altri due assessori sono il cosentino Gianluca Gallo, riconfermato all’Agricoltura, e Rosario Varì, avvocato e docente universitario vibonese, vicino a Giuseppe Mangialavori. Per Fratelli d’Italia c’è appunto la riconferma di Fausto Orsomarso che si vede riassegnate le stesse deleghe e la new entry (anche in questo caso come esterno) del catanzarese Filippo Pietropaolo.

Sul piatto resta poco. Occhiuto si dice rammaricato per non aver dato spazio agli altri alleati, ma aggiunge che «questi partiti chiaramente avranno la priorità nell’indicare le figure che riterranno le migliori per i ruoli chiave nell’Assemblea legislativa».

Tolta la presidenza, però, resta ben poco ovvero la vicepresidenza e il ruolo di segretario questore, più ovviamente le presidenze delle varie commissioni. I boatos dicono che per l’ufficio di presidenza sia in pole position Pierluigi Caputo. Vedremo.

C’è poi un settimo assessore che Occhiuto si è riservato di nominare ad horas. Sarà un tecnico di alto livello non sappiamo con quale delega. Il presidente dice che sarà impegnato sulle deleghe che ha trattenuto per sé. La più importante è l’ambiente e non è un caso visto che Occhiuto vuole aggredire con immediatezza il problema della depurazione e dei rifiuti.

Questa quindi la squadra. Occhiuto ha voglia di iniziare il prima possibile. Ha chiesto quindi al presidente del Consiglio facente funzione, Arruzzolo, di convocare la seduta alla prima data utile cioè lunedì prossimo. Si comincia, quindi.

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