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«Il volto già sfigurato della Calabria con le ultime vicende sanitarie e giudiziarie è stato adesso ulteriormente deturpato. I fatti accaduti feriscono nel profondo la coscienza dei calabresi e scalfiscono incisivamente la fiducia nella politica che da tempo versa in uno stato comatoso per avere rinunciato al ruolo che le compete. Il particolare momento di crisi acuta impone a tutti noi calabresi un sussulto».

I democratici e riformisti tornano a far sentire la propria voce su quanto accaduto nella sanità calabrese nelle ultime settimane e rilancia l’impegno di tutti per evitare che la regione affondi. «Prima che la sabbia la ricopra dobbiamo, come calabresi riprenderci la nostra storia, la nostra identità, la nostra terra, il futuro di tutti, l’avvenire dei giovani. Che fare? Tanti hanno ritenuto di chiedere un impegno: è questo il senso dell’appello dei 140 (un gruppo di firmatari di un appello per il bene della calabra, ndr). È il momento di fare un passo in avanti per far pesare esperienze sociali e politiche che si sono sviluppate fuori dai partiti ma non contro di essi; dobbiamo farlo presto per non essere irrilevanti e per affrontare adeguatamente il prossimo appuntamento elettorale regionale. Vorremmo parlarne insieme a voi tutti, nell’immediato, di persona o con un webinar. Chiediamo a tutta la sinistra, alle forze progressiste, alle OOSS, ai movimenti, al mondo accademico, ai non iscritti a un partito, ai delusi e demotivati dalle loro organizzazioni, alle donne e ai giovani, ai lavoratori e agli amministratori, di partecipare e decidere. Passiamo la parola ogni giorno e giorno dopo giorno per dare un senso forte alla nostra azione! Ridiamo alla Calabria il suo volto pulito. Restituiamo alla Calabria la dignità che merita».

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