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ROMA – E’ stato sottoscritto a Roma, nella sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, un accordo tra i rappresentanti del Gruppo De Masi e quello formato da Unicredit, Mps e Bnl-Bnp. Ad annunciarlo è una nota dello stesso Mise.

 

Il Gruppo De Masi è composto da alcune aziende facenti capo all’imprenditore Nino De Masi, noto per le sue denunce e il suo impegno contro il racket (LEGGI la storia). Il paradosso, però, nel corso degli anni è stato che all’imprenditore, proprio per le sue battaglie, è stato impedito l’accesso al credito, col rischio sempre vivo di dover procedere al licenziamento dei suoi dipendenti. A De Masi è arrivata anche la solidarietà di Don Ciotti (LEGGI)

«Questo accordo è il risultato di una lunga e complessa mediazione: sono state poste solide basi per concludere positivamente il contenzioso in materia legale e finanziaria che da molti anni li vedeva contrapposti – si legge nella nota – e che ha visto impegnati il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il Vice Ministro all’Interno Filippo Bubbico, il Ministero degli Affari Regionali, la Regione Calabria e l’Unità di Gestione delle Vertenze Industriali del Mise. Tutte le parti hanno lavorato affinché il Gruppo de Masi possa riprendere, attraverso la successiva riorganizzazione del suo debito, le attività industriali in Calabria.

«Con questo accordo – afferma il Sottosegretario De Vincenti – non solo si avvia a soluzione definitiva il contenzioso legale e finanziario, ma soprattutto si apre un capitolo nuovo per il lavoro onesto in Calabria. Il dottor De Masi sta conducendo una battaglia per tutelare la legalità nel territorio e ora, anche con il supporto degli Istituti finanziari, può e deve riprendere la guida delle proprie imprese insieme alla sua famiglia».

Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa da Fiom e Cgil

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