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NARDODIPACE – Romano Loielo si riconferma sindaco del piccolo paese delle Serre Vibonesi. Alla guida della lista civica “Uniti per Nardodipace”, ha ottenuto 541 voti pari al 57,37%, contro i 368 (39,02%) dello sfidante Antonio De Masi (lista civica “Ramoscello d’Ulivo”), anch’egli ex primo cittadino, e del terzo candidato Antonio Cosma Montagnese (Lista civica “Nuova”) che si è fermato a quote 34 preferenze (3,60%). In totale si sono recati alle urne 943 votanti. Due le schede nulle e otto quelle bianche. 

A Nardodipace si è tornato a votare dopo la decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il civico consesso per infiltrazioni mafiose. Era il 13 dicembre del 2011 quando venne resa nota la decisione dopo tre anni di attività sugli atti amministrativi dell’ente guidato a quel tempo proprio da Romano Loielo. La commissione d’accesso fu disposta nel settembre del 2008 dall’allora prefetto di Vibo Valentia, Ennio Mario Sodano, per presunte infiltrazioni mafiose nel Comune a seguito di una inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro. I lavori della commissione sono stati prorogati per due volte ed al termine è stata presentata una relazione al Prefetto di Vibo Valentia con il quale si chiedeva lo scioglimento del Consiglio comunale. 

Le verifiche della commissione si erano concentrate principalmente su alcune pratiche approvate e su esponenti dell’amministrazione comunale. A distanza di tempo però il provvedimento non era stato adottato e questo aveva provocato anche numerose interrogazioni parlamentari al Ministro dell’Interno. Tempo addietro, sempre il Consiglio dei Ministri aveva deciso la proroga dell’attività dei commissari per altri sei mesi. La parola è tornata ai cittadini che, dunque, hanno indicato in Loielo il loro sindaco.

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