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COSENZA – Una parte del Pd va al voto nella provincia di Cosenza, mentre un’altra continua a firmare ricorsi nell’ultimo giorno di congressi per la scelta del segretario provinciale. Si vota in una trentina di circoli almeno, compreso quello di Mormanno dove una scossa di terremoto (2.8) ha interrotto solo momentaneamente le operazioni. L’esito, tanto più che in campo è rimasto solo il cuperliano Luigi Guglielmelli, è ormai scontato e ai renziani non resta che attendere la decisione della commissione nazionale per il congresso che dovrà decidere sui loro ricorsi. Le contestazioni, peraltro, sono in progressivo aumento. «Finisce nel caos il congresso provinciale del Pd di Cosenza – dice il renziano Franco Laratta – Si registrano sul finire, nuovi ed eclatanti casi di violazione dei regolamenti. A Rossano, città circa di 50 mila abitanti, è stata inventata e praticata la formula del “congresso a sorpresa”. Tenendo fuori circa 190 iscritti al Pd già dal 2012, ieri sera un’ottantina di persone hanno inscenato la farsa del congresso cittadino per eleggere un segretario illegittimo. Gli esclusi hanno regolarmente inoltrato ricorso alle commissioni di garanzia». E poi ci sono Acri o Santa Sofia d’Epiro dove «è scoppiata una rissa tra amministratori e iscritti, con la conseguente e amarissima lettera di dimissioni della giovane segretaria, l’avvocato Iolanda Miracco». Ma a decretare il fallimento del congresso, secondo Laratta, sarebbe la scarsa affluenza dei votanti, visto che in più circoli «c’è stato un vero e proprio flop di votanti».
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