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CATANZARO – C’è aria di tensioni nel Pd calabrese. La data del congresso regionale, da anticipare o da posticipare rispetto a quello nazionale, divide il partito e porta nuove frizioni. Così, dopo la decisione di demandare a Roma qualunque decisione, undici componenti della Commissione nazionale per i congressi del Pd, la maggioranza visto che in tutto sono 19, hanno scritto al presidente dell’organismo Davide Zoggia chiedendo il voto telematico per decidere la data del congresso calabrese. 

Il coordinamento regionale si era trovato di fronte due proposte: il 10 novembre e il 26 gennaio. A questo punto la decisione è tornata alla Commissione nazionale che si è riunita giovedì sera senza giungere ad una scelta e rimandando tutto ad un nuovo incontro in programma lunedì prossimo. Ma sul tavolo ora è arrivata una nuova idea. 
“Pensiamo – hanno scritto a Zoggia i componenti la Commissione Roberta Agostini, Lucia Centillo, Francesca Ciafardini, Gino Cimmino, Roberto Gualtieri, Danilo Leva, Giovanni Lunardon, Luigi Madeo, Nico Stumpo, Valeria Valente, Francesco Verducci, che si sono già espresso in favore dell’anticipazione del congresso calabrese – si debba arrivare a soluzione della richiesta, in qualsiasi senso, nel minor tempo possibile per consentire al Regionale della Calabria di mettersi nelle condizioni di svolgere le procedure congressuali con certezza. Per queste ragioni chiediamo che entro la giornata di oggi si prenda una decisione in merito utilizzando, visti i tempi ristretti, il metodo del voto telematico, metodo previsto, in casi di necessita ed urgenza anche per l’assemblea nazionale, nello Statuto all’articolo 4 comma 4, e utilizzato già dalla Commissione nazionale di garanzia. I sottoscrittori esprimeranno telematicamente singolarmente la propria opinione”.
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