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ANCHE i calabresi prendono le distanze da Silvio Berlusconi. Nel nuovo gruppo che potrebbe nascere al Senato dalla scissione con il Pdl sono pronti a confluire i quattro eletti nel collegio della Calabria. Antonio Gentile, Antonio Caridi, Nico D’Ascola e Piero Aiello seguirebbero compatti la linea di Angelino Alfano, votando la fiducia al governo Letta nonostante le direttive del Cavaliere, sempre più isolato insieme ai falchi del partito. Nella scia dei colleghi Pdl anche Giovanni Bilardi, eletto nella lista Grande Sud della quale proprio Berlusconi era stato ideatore a livello nazionale, con Scopelliti promotore in Calabria. Le firme dei calabresi appaiono in calce alla “mozione dei 23” in mano a Quagliariello.
Le riserve sono state sciolte nelle ultime ore, ma la tendenza dell’area calabrese del Pdl era già emersa nei giorni scorsi, quando a Roma si era tenuto un vertice alla presenza del governatore Scopelliti per decidere la strategia. Il comunicato emerso, annunciava «l’impegno che, qualsiasi decisione dovrà essere presa, la delegazione parlamentare farà scelte unitarie». Ed era nell’aria che la scelta sarebbe stata dalla parte delle “colombe”.
Tra essi c’è anche Paolo Naccarato, calabrese ma eletto al Nord nelle fila della Lega, per poi confluire nel gruppo “Grandi autonomie e liberà” nel quale ha ritrovato Bilardi.
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