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COSENZA – E’ una bella retromarcia quella che il presidente della giunta regionale e tutta la struttura commissariale fa rispetto alla rete ospedaliera della provincia di Cosenza. Ma resta un dubbio: il tavolo di verifica nazionale (Massicci) consente la riapertura di ospedali che sono stati chiusi? E poi la riapertura che impatto avrà sui conti? Il dubbio resta anche perché le chiusure sono state disposte con il decreto 18 ben due anni fa. Eppure in consiglio regionale il presidente Scopelliti ha annunciato che saranno riaperti gli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce e attivati 392 posti letto per acuti. Di tutto questo però nelle 280 pagine del Piano operativo trasmesso al Tavolo Massici, c’è poco. La proposta è inserita tra i 10 obiettivi indicati a pagina 174 dove è scritto che “La fascia di territorio che va da Praia a Mare a Cariati, ivi inclusa tutta la zona di confine con la Basilicata, è sprovvista di qualsivoglia presidio ospedaliero, realtà che può anche incentivare fenomeni di migrazione». E come azione si indica di «riprogrammare la rete in tale fascia con particolare attenzione a Trebisacce ed a Praia a Mare, riconvertiti in Capt in coerenza al Dpgr 18/2010, che potrebbero essere riconsiderati quali ospedali di zona disagiata». Quindi, a distanza di tempo, la struttura commissariale si è convinta che probabilmente in quelle aree si è commesso un’errore strategico.
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