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REGGIO CALABRIA – La “guerra” scoppiata all’interno del gruppo della “Lista Scopelliti” a Palazzo Campanella non avrà solo ricadute politiche. Si prevedono, infatti, anche risvolti istituzionali. Questa mattina il presidente del consiglio regionale Franco Talarico sarà chiamato a sciogliere il nodo. La richiesta di Michele Raso, che vuole vederci chiaro su una presunta incompatibilità del suo compagno di partito Pietro Crinò (entrato nel “parlamentino” calabrese da primo dei non eletti dopo la vittoria elettorale di Giovanni Bilardi: neo senatore della Repubblica), ha aperto un caso in punta di statuto.
L’ufficio di presidenza di Palazzo Campanella per districare il caso e dare risposta alle richieste dell’ex consigliere comunale di Reggio Calabria, infatti, sarà chiamato a convocare la giunta per le elezioni. Così facendo, poi, Palazzo Campanella sanerebbe un vulnus regolamentare, in un’assemblea segnata da diverse surroghe, prima per gli arresti di Santi Zappalà, Franco Morelli e Antonio Rappocio e dopo per la chiama al Parlamento di Antonio Caridi, Giovanni Bilardi, Pietro Aiello, Demetrio Battaglia, Ferdinando Aiello e Bruno Censore.
La giunta per le elezioni di Palazzo Campanella, che doveva essere istituita e diventare operativa subito dopo le elezioni del 2010 per effettuare la verifica di legge sulla compatibilità alla funzione istituzionale dei consiglieri reggionali della nona legislatura calabrese, ad oggi non è mai stata convocata.
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