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COSENZA – E’ stato un parto travagliato, quello che ieri a tarda sera ha portato a Cosenza alla nascita della giunta bis del sindaco Mario Occhiuto (LEGGI L’ARTICOLO). Nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi ha incontrato la stampa per presentare la sua nuova squadra di governo e ha elencato uno per uno, i protagonisti che, per un motivo o per un altro, sono entrati o usciti dalla Giunta. Iniziando dall’assessore Carmine Vizza, dimissionario dopo essere stato travolto dall’inchiesta sulle coop B: «Un amico e un collaboratore efficiente – ha detto Occhiuto – che spero in futuro possa riprendere il rapporto con l’Amministrazione».
Quindi gli altri estromessi: Alessandra De Rosa («Una conoscitrice delle associazioni sul territorio. Sempre presente e sempre attenta, sia per le attività che le competevano, sia per la rappresentanza istituzionale»), Marina Machì («che ho conosciuto durante questo percorso apprezzandone l’impegno»). E persino l’ex vice sindaco Katya Gentile, colei che è arrivata allo scontro con il sindaco da cui tutto si è generato: «Non la dimentico – ha sottolineato Occhiuto – Con lei ci sono stati problemi di carattere personale con esternazioni che non ho condiviso, ma anche Katya ha dato il suo contributo alla città».
Seduto accanto al primo cittadino, oggi, c’era il neo vice sindaco Luciano Vigna, definito «una scoperta, un professionista valido, al quale chiederò di essere presente quando ci sarà bisogno di rappresentare il Sindaco grazie alle sue specifiche competenze». Mario Occhiuto lo ha precisato a più riprese nel corso della conferenza stampa: «Ho cercato di distribuire le deleghe in base al carico di lavoro ed alla prosecuzione delle attività avviate». A partire da Vigna, ha citato dunque coloro a cui ha rinnovato la fiducia, in alcuni casi attraverso il rafforzamento delle deleghe: Rosaria Succurro, Geppino De Rose, Martina Hauser e Davide Bruno. E adesso, nella fase due della sua amministrazione, il primo cittadino rivendica «l’autonomia intellettuale» che lo avrebbe condotto, seguendo il dialogo con le componenti partitiche che due anni fa lo sostennero fino alla vittoria, alla scelta di quattro nuovi assessori, sulla scorta di profili e rispettivi curriculum valutati attentamente per l’assegnazione dei vari settori.
Per tutti loro, gli auspici di buon lavoro: «L’assessore Carmine Manna – ha specificato Occhiuto – è conosciuto per la sua militanza politica e anche per la sua esperienza imprenditoriale. L’avvocato Manfredo Piazza, che conosco da tempo, è addentro al mondo del volontariato, a lui vanno le deleghe al Welfare insieme all’Emergenza casa perchè devono camminare di pari passo, con trasparenza. Massimo Lo Gullo già come consigliere comunale ha dimostrato di essere persona molto attiva ed un riferimento per i cittadini. Per questo motivo si occuperà della qualità dei servizi che viene erogata nei quartieri. Ma gli ho detto – ha aggiunto il Sindaco con una battuta – che ormai non deve occuparsi solo del suo quartiere, San Vito».
Infine, Occhiuto ha salutato la nomina del neo assessore Nicola Mayerà, assente all’incontro perchè impegnato all’estero e delegato, fra le altre cose, ai Programmi di cooperazione per cui ha acquisito grande esperienza alla Regione Calabria.
Si è persa però la connotazione di giunta dalla prevalenza “rosa e tecnica”. Il Sindaco ammette: «Non ci sono nuove nomine di donne, mi rendo conto. Questo mi spiace perchè le presenze femminili ingentiliscono con un valore aggiunto, sebbene le capacità degli individui non si distinguano in base al genere. Purtroppo – ha concluso – gli eventi del periodo ci hanno portato a non inserire donne, ma sono soddisfatto di questa Giunta».
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