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SONO arrivati nella Capitale dopo una serie di proteste eclatanti nei loro comuni, ed adesso si recheranno in piazza per protestare contro la politica economica del governo centrale. Il sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio, insieme a Giuseppe Rizzo (primo cittadino di Cerzeto) ed a Vincenzo Tamburi, sindaco di San Basile, sono arrivati a Roma per contestare l’introduzione della Tares, dei nuovi vincoli del patto di stabilità e delle misure che, a loro dire, stanno affogando i comuni. La protesta, partita diversi giorni fa, ha toccato l’apice in Calabria con il manifesto funebre apparso ad Acquaformosa: il sindaco ha denunciato la morte del comune nato 510 anni fa ad opera dei governi Berlusconi, Monti e Letta. Adesso, la protesta davanti al Parlamento e la foto postata su Facebook: “Roma, stiamo arrivando”.
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