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COSENZA- L’asse Udc-Pdl che ha permesso al centrodestra di conquistare Cosenza rischia di frantumarsi. E a questo punto sembra in bilico anche il futuro dell’amministrazione comunale, guidata da Mario Occhiuto – fratello dell’ex parlamentare centrista Roberto – che vede al suo fianco come vicesindaco Katya Gentile, figlia dell’assessore regionale Pino e nipote del vicecoordinatore calabrese e senatore del Pdl Tonino.
Proprio il numero uno e il numero due della giunta sono ai ferri corti. Tanto che alla rampolla della famiglia di punta del Pdl calabrese sono state revocate le deleghe e la seconda poltrona di Palazzo dei Bruzi. L’annuncio è stato ufficializzato e comporta l’uscita dalla squadra di governo della città. Troppo acuto, ormai, lo scontro. Tanto da indurre ieri il vicesindaco a etichettare come “uno Schettino” il primo cittadino.
A Katya Gentile non sono andate giù le esternazioni che Mario Occhiuto aveva fatto ventiquattro ore prima, contestando che le criticità amministrative in corso fanno tutte capo ai settori affidati al vicesindaco. Accuse che, a loro volta, erano agganciate a un attacco del Pdl nei confronti del leader della giunta, E ieri sulla vicenda sono tornati anche Simona Loizzo e Francesco Perri, coordinatori provinciale e cittadino del Popolo della libertà: «Il distacco fra sindaco ed i cittadini si sta facendo sempre più profondo e ciò preoccupa notevolmente il Pdl e non prendere atto di tutto questo significa ignora re la realtà».
Prenderne atto, invece, potrebbe significare andare verso una crisi di giunta, a meno che non subentri un chiarimento che però, con la revoca delle deleghe a Katya Gentile, dovrebbe superare anche le tensioni fra le due famiglie – Gentile e Occhiuto – che sono protagoniste della vicenda e che hanno un peso notevole nei rispettivi partiti. Un rapporto, del resto, che già in passato provocò deflagrazioni, a partire dalla fase in cui Roberto Occhiuto lasciò Forza Italia per transitare tra i centristi.
Adesso però in bilico c’è anche la sorte del Comune di Cosenza, la cui conquista fu presentata come punto d’orgoglio da parte del centrodestra calabrese. E, tra l’altro, sullo sfondo c’è anche l’ombra di nuvoloni interni al Pdl dato che nei giorni scorsi voci del partito si sono levate anche contro la politica di bilancio, affidata a Luciano Vigna, assessore anch’egli di marca del Popolo delle libertà. Proprio a Vigna, tra l’altro, Occhiuto ha assegnato la carica di vicesindaco.
«Ciò che mi interessa e mi interesserà sempre è lavorare per il bene dei cittadini di Cosenza. Per questo motivo non sarò io ad alimentare ulteriori polemiche nè tantomeno a ribattere con offese e volgarità alle offese e alle volgarità ricevute», ha detto Occhiuto revocando le deleghe a Katya Gentile Il paragone con Schettino non gli è andato giù: «Certamente una cosa voglio rimarcarla – sottolinea – Il sottoscritto non ha mai mollato e mai mollerà la nave che sta provando a condurre seguendo l’indirizzo del cambiamento, nel segno del rispetto verso tutti».
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